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I voti degli azzurri

Napoli-Modena, le pagelle: Meret pararigori! Lobotka domina, Raspadori flop

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Gli azzurri passano il turno di Coppa Italia ai rigori
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Il Napoli passa il turno di Coppa Italia contro il Modena: dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari gli azzurri vincono 4-3 ai rigori. Le idee ci sono, gli uomini non sono adatti e le gambe pesano ancora. Presto per dare giudizi approfonditi, si prenda di buono la qualificazione. Di seguito le nostre pagelle.

Napoli-Modena, le pagelle: i voti degli azzurri

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Meret 7 - Praticamente mai impegnato: sempre attento in quei pochi squilli avversari. Nei rigori è protagonista e regala la vittoria ai suoi.


Di Lorenzo 6 - Interpreta bene il ruolo di braccetto in maniera propositiva: è spesso nella trequarti avversaria.

Rrahmani 6 - Solido e attento: dirige bene il terzetto con personalità.

Buongiorno 6 - Soprattutto nel primo tempo si fa vedere in avanti e regge alle scorribande avversarie. 

Mazzocchi 5,5 - Un primo tempo in cui a tratti è in difficoltà, un po' meglio nella ripresa ma non basta per essere il titolare di quella fascia (Ngonge 5,5 - Qualche fiammata ma nulla di incisivo: è troppo isolato).

Anguissa 5 - Una ammonizione e molte imprecisioni nel primo tempo. Nella ripresa migliora la precisione ma sembra sempre sulle gambe.

Lobotka 6,5 - Nettamente il migliore in campo, ma lo si intuisce già nel primo tempo dove mette in difficoltà la difesa avversaria con le sue giocate. A inizio ripresa sfiora anche il gol mentre continua a restare in cattedra costruendo ogni azione offensiva dai suoi piedi. Sfiora anche il gol nel finale.

Spinazzola 6 - Ha lui l'unica occasione nel primo tempo. Nella ripresa spinge più di tutti: come in ritiro è uno dei più attivi e propositivi. (Olivera 6 - Entra bene e spinge sulla fascia).

Politano 5 - Tanta imprecisione, anche lui è vittima di continui errori e giocate sterili: può fare di più ed essere meno prevedibili. (Cheddira 4 - Rigore pessimo che costa quasi l'eliminazione)

Kvaratskhelia 6 - Il più propositivo del terzetto d'attacco: spesso però è troppo solo e le sue giocate finiscono con tiri fiacchi o cross che i compagni non intuiscono. Lì davanti tira la carretta da solo.

Raspadori 5 - Non tiene mai palla, in quel ruolo va spesso in difficoltà. Il gol col Brest è stato un lampo casuale (Simeone 5,5 - Più pericoloso del compagno, ma non riesce a metterci lo zampino decisivo).

All. Conte 6 - I calciatori non riescono sempre a mettere in pratica le sue idee e le sue indicazioni: le gambe sono ancora pesanti. Emerge anche la necessità di intervenire sul mercato viste le risorse a disposizione. Nel primo tempo si vedono idee e possesso ma poca precisione nell'ultimo passaggio. Nel secondo tempo si vede una maggiore aggressività e passa anche al 4-2-4 per cercare di vincerla: mossa coraggiosa che manda anche un grande segnale alla squadra. C'è da lavorare e il mister lo sa.

A cura di Giovanni Frezzetti