Dalla sala stampa di Castel Volturno, ha parlato in conferenza mister Antonio Conte alla vigilia di Venezia-Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Conte: “Su di me gioco mediatico! Anguissa convocato, Neres no. Sul Venezia e i titolari…”
Venezia-Napoli, le parole di Conte
—"Infortunati? Mazzocchi e Anguissa convocati. Neres torna dopo la sosta. Venezia? Tutte le partite nascondono insidie, guardate Inter-Monza. Nulla è scontato e loro sono in salute. Si giocano la salvezza e mi aspetto una grande gara dei miei. Sfida per lo scudetto? Vi ho abituati a guardare la prossima gara e a noi stessi. Abbiamo costruiti questo facendo così, ci siamo messi i paraocchi e non ci facciamo condizionare. Sfida per lo scudetto? Vi ho abituati a guardare la prossima gara e a noi stessi. Abbiamo costruiti questo facendo così, ci siamo messi i paraocchi e non ci facciamo condizionare. Nelle ultime 10 giornate conta la testa? Avere la possibilità di allenare questi ragazzi tutta la settimana ci ha aiutato, altrimenti sarebbe stata dura. Nelle difficoltà siamo stati bravi a trovare una soluzione. Ora mancano 10 partita e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito e conterà tutto. Io non guardo alle 10 partite ma alla prossima, la finale per noi. Dovremmo dimostrare di avere più fame di loro, sapendo che affronteremo una squadra che cercherà di rubarci l'idea. Ho studiato le difficoltà che hanno avuto le big che hanno giocato a Venezia, non sarà una passeggiata di salute. Voglio una dimostrazione di maturità.
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Conte sull'accostamento ad altre squadre
—Convocazioni Nazionale? Se possiamo dare una mano dando nostri calciatori è motivo di orgoglio. Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori erano già stati convocati. Politano è stato chiamato per le sue prestazioni, ma anche da lui mi aspetto di più. Io accostato ad altre squadre? Giochi mediatici! Non ho nulla da rispondere. Ci sta, ma io ne prendo atto. Nell'ultimo terzo di campionato tutte le partite sono difficili da giocare. Dipende da noi e da come affronteremo le gare perché sono tutte difficili. Possiamo anche perdere, ma solo se gli altri si dimostrano superiori a noi in campo. Non voglio essere sconfitto sul desiderio e sulla voglia. Il terremoto? Ci sono queste scosse. Io non ne ho sentita neanche una. Mi ha chiamato mia moglie, ma io non le ho sentite. Per me è stato importante tenere sulla corda tutto il gruppo. Arrivano gli infortuni e siamo riusciti a sostituirli in maniera adeguata. Merito dei calciatori che non hanno mollato e si sono fatti trovare pronti. Sono stato calciatore e so che è difficile non giocare, puoi mollare dal punto di vista mentale e di autostima. Complimenti anche al mio staff che ha lavorato bene perché non è semplice allenare chi gioca meno e farlo rendere al massimo quando gioca. Questi ragazzi si sono fatti trovare pronti e ora hanno un ruolo da protagonisti. Il calcio è così, se non sei bravo ti prendono il posto nella formazione".
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