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FOTO Verratti fa un appello ai tifosi: “Insultare non è la miglior soluzione”

Giovanni Pietropaolo

Tramite profilo Instagram il centrocampista azzurro Marco Verratti ha lanciato un messaggio per gli insulti ricevuti dopo la mancata qualificazione al Mondiale

L'Italia non sarà al Mondiale per la seconda volta di fila. Un dejavu. La delusione è palpabile, così come l'incredulità. Una partita che ti lascia con l'amaro in bocca. Il centrocampista Marco Verratti si è sfogato sui propri social dopo la mancata qualificazione. Il calciatore ha lasciato intendere per filo e per segno ciò che il gruppo ha provato e sta provando tuttora.

Verratti: "I più giovani lasciateli tranquilli"

Attraverso un post sul proprio profilo Instagram, il centrocampista azzurro ha ringraziato tutto il gruppo per il percorso fatto fin qui. Infine ha esortato i propri tifosi ad evitare certi insulti.

Di seguito le parole sul proprio post:

"Quando si vince è facile ringraziare tutti. Io lo voglio fare oggi dopo un eliminazione che ci priverà della competizione la più bella ed emozionante per noi giocatori ma soprattutto per tutti i tifosi italiani nel mondo. Volevo ringraziare tutti, staff, giocatori e tutte le persone che lavorano con passione ed entusiasmo nella Nazionale. Purtroppo la vita così come il calcio non va sempre di pari passo con le aspettative, obiettivi o sogni che ognuno di noi ha. La delusione adesso è grande ma abbiamo già dimostrato che con il lavoro, la passione e il cuore tutto è possibile. Quindi nella vita o nel calcio che sia dopo una grande vittoria come quest’estate o dopo una grande sconfitta si deve continuare sempre a lottare. Il calcio è la nostra passione e sono sicuro che continueremo a dare il massimo per toglierci ancora delle soddisfazioni tutti insieme.

Ultima cosa: non penso che il miglior modo sia di insultare tutti perché ognuno di noi ha dato il massimo (purtroppo non è bastato). Soprattutto i più giovani lasciateli tranquilli (se proprio volete insultate noi più “grandi”) perché a volte ci si dimentica che siamo persone come tutte voi, persone normalissime e che le emozioni più grandi le ritroviamo nelle piccole cose".