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Spagna, Unai Simon: “Italia? Rimane sempre un rivale molto pericoloso. Su Yamal…”

Enrico Esposito
Le dichiarazioni del calciatore iberico

Unai Simon, portiere della Spagna, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sull'Italia, avversario del Girone B degli Europei, nel corso di un'intervista concessa a Sportweek.

Unai Simon sull'Italia

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"Come vedo il gruppo dell’Europeo? Complicato come i nostri rivali, mi sembra evidente. Italia e Croazia erano nella final four di un anno fa della Nations League. Siamo riusciti a batterle entrambe, ma il livello è alto. Tra l’altro le abbiamo affrontate anche 3 anni fa agli Europei, la Croazia negli ottavi in una partita assurda, finita 5-3 ai supplementari, e l’Italia in semifinale, perdendo ai rigori. Sono due nazionali super competitive che presentano grandi difficoltà a qualsiasi avversario. È vero che l’Italia ha cambiato allenatore, ma a me continua a sembrare un rivale molto pericoloso. Ripeto, è un gruppo tosto, non c’è margine di errore anche perché l’Albania magari ha meno nome, sulla carta può sembrare un avversario di livello inferiore, ma è comunque un’ottima squadra. Magari fanno un calcio diverso, meno vistoso, ma se sono lì è perché se lo sono meritato. Vietato rilassarsi. Il nostro obiettivo?Vincere il torneo. O almeno questa dev’essere l’idea al momento dell’inizio della competizione, per poi seguire il piano prestabilito: fare un buon girone superando le difficoltà che ho menzionato prima, e poi proseguire. Non si tratta solo di risultati ma anche di gioco: la nostra idea è quella di essere superiori ai rivali, imporre il nostro gioco, essere la nazionale che desiderano i nostri tifosi, propositiva e brillante. Poi ovviamente tutto può succedere, cose buone o meno buone, ma l’obiettivo dev’essere chiaro: lavittoria".

Sulla rosa della Spagna, Yamal ed altro: "Com’è la nostra nazionale? Un mix di giovani ed esperti. E questa mezcla è fondamentale, perché i veterani si alimentano dei giovani e viceversa. Abbiamo giocatori come Lamine Yamal che sono ancora minorenni ma hanno una personalità incredibile che pochi di noi avevano alla loro età: con l’aiuto dei colleghi più esperti e dell’allenatore possono essere in qualche modo aiutati a tirar fuori le grandi qualità che hanno. E poi occhio: oltre ai due ragazzini abbiamo 3 che hanno vinto la Champions, Carvajal, Nacho e Joselu, e poi Nico Williams che è determinante, e gente di peso come Morata e Rodri, siamo un gran gruppo con ottime potenzialità. Il fatto che Yamal deve compiere ancora 17 annimi spaventa?No no, macché. Io approfitto della sua qualità, me la godo e lo ammiro per ciò che sta facendo. È lui che dovrebbe essere spaventato dalla sua precocità visto che a 16 anni gioca al massimo livello del calcio mondiale. Può essere una delle stelle di questo Europeo? Penso di sì. Lo conosciamo già, è un giocatore brillante, ha un gran dribbling, entra facilmente nell’area avversaria e allo stesso tempo ha già appreso bene anche l’aspetto difensivo del gioco. È sicuramente un giocatore importante però non possiamo mettere tutto il peso della squadra su un adolescente. Ci vuole uno sforzo collettivo, solo con l’impegno di tutti potremo essere protagonisti in Germania".