Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, a cui partecipa la nostra giornalista Claudia Vivenzio, ed ha parlato della Nazionale di Mancini ma anche di Insigne. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Tavecchio: “Mancini è stato fortunato. Insigne? Si è definitivamente consacrato”
Le parole dell'ex presidente della Figc
Tavecchio sulla Nazionale e su Mancini
“L’Italia ci sta facendo sognare, manca l’ultimo ostacolo ma ciò che abbiamo ottenuto è già un risultato importante. Questa è una palestra, se manteniamo questo staff e organizzazione avremo delle soddisfazioni nel prossimo futuro.
Immobile? Ciro giocherà la finale e segnerà. Dobbiamo sperare che Chiesa sia al meglio, sulla sua fascia è determinante.
Inghilterra-Danimarca? Gli inglesi sono favoriti, è dura batterli in casa loro. Sono sulla cresta dell’onda, pochi infortuni e questo li favorisce.
Eventuale finale Inghilterra-Italia? Una grande partita, che segnerà i punti della storia calcistica mondiale. Questa sfida darebbe un prestigio enorme all’Europeo. Noi siamo partiti bene, continuato meglio e dalla nostra abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna, e, a questo punto, possiamo far paura a chiunque, siamo un problema per gli inglesi.
Mancini? Intanto è sicuramente un uomo fortunato. Ha puntato sui giovani, ed ha avuto ragione.
Insigne? Lorenzo si è consacrato definitivamente, è stato determinante per la Nazionale insieme a Jorginho. Peccato che non siano stati presi in considerazione nella precedente gestione.
Donnarumma? Per dei nostri scherni lo perderemo, andrà nella squadra più titolata in Francia. Non è una sorpresa il suo Europeo.
Meret? È un gran portiere, tutti quelli della scuola Udinese sono forti.
Valutazione di Chiesa di 76 milioni di euro? La situazione economica dei club italiani in questo momento non permette di fare nessun investimento di questa portata.
Il Covid è come la livella di Totò, solo gli sceicchi possono permettersi questo tipo di acquisti. Mi auguro che si arrivi ad un ridimensionamento etico-morale perché non è corretto che ci siano persone che guadagnino tutti questi milioni”.
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