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Svizzera, l’ex vice del ct: “Yakin uno dei migliori. Mourinho lo consigliò a un club”

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Le parole di Gianluca Di Domenico

Giovanni Montuori

A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto Gianluca Di Domenico, ex vice allenatore di Murat Yakin, attuale ct della Svizzera, che ha raccontato i metodi di lavoro del tecnico degli elvetici.

Yakin, l'ex vice lo racconta

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Le parole di Di Domenico:

"Io ero il suo vice allenatore e assistente quando ha smesso di giocare, siamo andati a fare un anno e mezzo in una società amatoriale, poi andammo al Grasshoppers nel settore giovanile. Ho visto le problematiche che i giovani hanno ma anche la modalità con cui lavora Yakin, uno degli allenatori più bravi in Europa. Lui ha riportato un po' la Nazionale vicino al popolo, ha riaperto le porte. Lui è sempre stato sicuro di sé, sia da giocatore che da allenatore. In Champions League ha battuto Mourinho due volte con il Basilea, il presidente dello Spartak Mosca chiese a Mourinho chi prendere come allenatore e lui disse Yakin. Sa analizzare l'avversario ma anche imporre il suo sistema tattico.

Svizzera con molte assenze può insidiare l'Italia? Purtroppo se ci fossero stati certi giocatori avrebbe potuto davvero lottare per vincere la partita. Questi giocatori sono difficili da ringraziare, l'Italia ha risorse molto più forti. Oggi per la Svizzera conta solo non perdere, io penso che con la Bulgaria ce la farà mentre l'Italia andrà in Irlanda del Nord per fare la battaglia. Credo che sarà difficilissimo fare gol alla Svizzera. A Basilea la Svizzera ha giocato senza 6 titolari ma l'Italia non ha segnato, anche con un rigore sbagliato. L'attacco dell'Italia è di grande esperienza ma se la Svizzera gioca concentrata e pulita penso che il pareggio potrebbe essere possibile e valere la qualificazione.

Italia più indietro rispetto all'Europeo? Quando si è 4-5 settimane assieme si crea euforia e unità. Ora ci si ritrova dopo un po' di tempo, non è la stessa Italia dell'Europeo. Penso che come qualità e superiorità non bisogna discutere. Ma è una partita secca, il calcio può cambiare tutto in 90' o in un episodio. Oggi la Svizzera se la gioca".