Sui fischi per Donnarumma: "Ne abbiamo parlato ieri. Vedere un ragazzo a cui viene donato questo talento e a volte ne fa un uso improprio è un qualcosa da attenzionare, perché altrimenti la gente ha questa vogliettina di aspettarti al varco. Siamo privilegiati, se fischiano è perché non ci siamo meritati gli applausi. Uno nella personalità che ha non va a reagire mai: a volte si può reagire con gli atteggiamenti, altre volte con le parole. Altre volte ancora si sta zitti e si va a lavorare ancora meglio. Probabilmente se ci hanno fischiato hanno anche visto qualcosa che non va bene. Si fa quelli che sono umili perché c'è stata data una possibilità che tutti vorrebbero vivere, ma non possono. E non mi stanno bene quelli che poi reagiscono sui social con delle frasettine. Noi abbiamo il dovere di comportarci come professionisti, non come bambini viziati. Si sta zitti".
Sul ruolo di CT: "Come mi trovo su questa panchina? Mi ci sono trovato benissimo, per me è una roba incredibile. Mi sembra di essere in Paradiso, tutto avvolto dall'azzurro. Mi porto dietro con grande piacere l'attenzione dei calciatori, dal primo momento che li ho incontrati ho visto una partecipazione totale. Ho visto tutte quelle cose che abbiamo richiesto. Poi tutti abbiamo anche delle difficoltà, ma ci sono anche degli obblighi. E gli obblighi li dobbiamo assorbire e mettere in pratica. Dobbiamo saper reagire nelle difficoltà: l'Italia dei mitici ci ha fatto vedere che anche quando aveva grandi giocatori era figlia soprattutto di un gruppo unito. E su questo non si può sbagliare. Mi porto dietro la disponibilità di tutti i giocatori e bisogna stare attenti a fare le convocazioni perché poi quando lo lasci fuori gli fai del male. Noi lavoriamo con un progetto, il presidente stesso lo vuol vedere e ci vuole indicare un progetto. Bisognerà mettere ulteriori puntini sulle i".
Sull'assenza di Immobile: "Ce ne sono anche altri fuori, come Scamacca o come Kean. Staremo attenti a sbagliare il meno possibile e staremo ancora più attenti. Abbiamo fatto tutti la nostra parte stasera. Oggi chi aveva già giocato ha sofferto più degli altri perché il campo di Skopje ha lasciato a tutti i calciatori delle scorie e dei veleni nelle gambe".
Sulle convocazioni: "Più difficile non convocare un giocatore o mandarlo in tribuna? Più difficile mandarlo in tribuna. Ci sono dei ruoli però che sono particolari, tipo il centrale difensivo. Ne va portato uno in più, così come va portato un centravanti in più. Mi è piaciuto come è arrivato Orsolini. Berardi, ad esempio, aveva appena giocato un'amichevole e aveva un po' di problemini. Si può tentare di fare al contrario. Invece di convocarne tantissimi se ne convoca meno e si allertano 7-8 che verranno chiamati dovesse succedere qualcosa. È un'idea. Stasera è nata la mia Nazionale? La Nazionale è sempre di tutti. In Federazione ho trovato gente perfetta che lavora lì e ha dato un contributo notevole".
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