Da chi mi aspetto di più? Parlo con i giocatori, spiegando i particolari e cercando di far capire cosa può aiutare. Si può sempre crescere, donare e amare. Dobbiamo andare a prendere gli atteggiamenti che rendono felici quelli che ci guardano. Udogie? Ha tutto, è soltanto un calciatore che deve riconoscere le cose di campo e fare delle esperienze come tutti quelli alle prime armi. Scocca un motore che avanza anche per gli altri, in una partita dove la fisicità e la forza può fare la differenza ci può dare una mano".
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