Il capitano?
“Rimane Donnarumma”.
Che tipo di gioco vedremo?
“Vorrei fare qualcosa di non rigido, di abbastanza libero. Liberare il talento in un contesto di squadra organizzata. L’imprevedibilità nel prendere le posizioni in campo diventa sorpresa per i rivali. A Coverciano insegnano che i sistemi non sono rigidi. Tutti costruiscono, tutti difendono”.
Cosa ha detto alla squadra?
“Dobbiamo far vedere a tutti l’orgoglio di vestire la maglia azzurra nella quale si riconosce un paese intero. Facciamo un lavoro che ha privilegi, ma facciamo vedere che si lotta tutti per la stessa causa. Moltiplichiamo le emozioni di chi ci segue, respiriamo il loro respiro e viviamo le loro emozioni. Dobbiamo fare la promessa agli italiani di essere degni della fortuna che ci è toccata. Poi Buffon, il campione che abbiamo tolto dalla bacheca per averlo con noi, ha fatto un suo discorso. Se vuole, ve ne parlerà lui”.
Chiesa?
“Sa giocare da tutte le parti, ha la botta della fucilata della notte che non sai da dove viene. E può giocare anche a destra, dentro, anche se preferisce più esterno”.
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