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Nuovo DPCM, le parole di Conte: “Campania in Area gialla, misure in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre”

Francesco Melluccio

Il Premier Giuseppe Conte, in diretta durante il telegiornale di Rai 1, è intervenuto ed ha parlato del nuovo DPCM. Il decreto anti-Covid 19 sarà in vigore dal prossimo venerdì, con tutte le zone arancioni, rosse e verdi che dovranno rispettare...

Il Premier Giuseppe Conte, in diretta durante il telegiornale di Rai1, è intervenuto ed ha parlato del nuovo DPCM. Il decreto anti-Covid 19 sarà in vigore dal prossimo venerdì, con tutte le zone arancioni, rosse e verdi che dovranno rispettare le diverse norme. La Campania al momento risiede nella zona arancione, quindi divieto di spostamento tra comuni se non per motivazioni valide (studio, lavoro o salute). Il testo è stato firmato questa notte, ma, come detto poc'anzi, l'ufficialità e la messa in atto sarà solo da questo 6 novembre. Ristoranti, Bar e Tabacchi chiuderanno definitivamente. Questa la nota pubblicata da Palazzo Chigi: "Tutte le nuove misure previste dall’ultimo Dpcm saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività". Di seguito le parole del Premier Conte su tutta questa situazione che preoccupa l'Italia.

LE PAROLE DI GIUSEPPE CONTE SUL DPCM

Queste le parole del Premier italiano GiuseppeConte, sul nuovo DPCM e sulla situazione in Italia.

La situazione è critica, il Virus da noi ed in Europa sta correndo violentemente. L'RT è aumentato sino ad 1,7 e stiamo parlando di un numero Nazionale. I numeri complessivi sono in costante aumento, molte regioni potrebbero superare le soglie delle terapie critiche nelle prossime settimane. Dobbiamo intervenire subito, almeno in attesa di Vaccini o di terapie specializzate. A differenza della prima ondata le nuove misure sono molto più specifiche ed il decreto è molto più articolato. Abbiamo diviso la Nazione in tre zone: Gialla, Arancione e Rossa. 

Nella zona gialla sono valide le misure stabilite dal governo per tutto il territorio nazionale, senza le ulteriori restrizioni, dunque, volute per differenziare queste regioni da quelle considerate più a rischio. Tra le norme essenziali ci sono: l’obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa e il divieto di uscire da casa tra le 22 e le 5 (si può uscire esclusivamente per motivi di lavoro, di salute o casi di necessità). Stabilita anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ma rimangono aperti al loro interno i negozi alimentari, le farmacie, parafarmacie ed edicole. Chiuse anche mostre, musei e sale bingo. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, confermata su tutto il territorio la capienza ridotta del 50%, mentre la scuola sarà in dad dalle superiori. Restano consentiti gli spostamenti sia all’interno del proprio Comune sia fuori. Permesso anche raggiungere un’altra regione purché anch’essa inserita in fascia gialla. Per quanto riguarda lo sport, è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche nelle aree attrezzate e parchi pubblici, ovviamente dove questi siano accessibili e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza. Restano aperti nella fascia gialla anche i circoli sportivi, ma è vietato l'uso degli spogliatoi. Restano chiuse, invece, piscine e palestre. 

Il livello arancione riguarda le regioni “caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto”. Qui, oltre alle misure valide dal 6 novembre in tutta Italia, i cittadini devono rispettare delle altre restrizioni. Se una regione entra nel livello arancione, queste ulteriori restrizioni rimangono valide per almeno 15 giorni. Qui ci sono Puglia e Sicilia.

Nella zona rossa invece, sono presenti: Lombardia, Valle D'Aosta, Calabria e Piemonte. Tra le misure più drastiche prese dal governo e destinate esclusivamente alle regioni inserite nelle zone rosse, c’è lo stop agli spostamenti: sono vietati anche quelli all’interno dei medesimi territori. Si potrà uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. Inoltre sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Chiudono anche ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie ma si potrà proseguire con la consegna a domicilio e asporto. Stop per tutte le attività inerenti la persona e agli estetisti ma rimangono aperti i parrucchieri. Vengono sospese delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all'aperto. È comunque permesso svolgere da soli attività motoria (ad esempio, corsa e passeggiate) in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherine. Consentito anche svolgere attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale. Per quanto riguarda le scuole, seconda e terza media in dad oltre alle scuole superiori e alle Università. Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi, oltre alle scuole elementari e alla prima media. 

Nessuna regione in zona verde, nessuno si può permettere di stare 'tranquillo' con il Virus che corre. Se una delle regioni entrerà in una condizione di rischio più bassa, per almeno 14 giorni, le restrizioni verranno riviste. Dobbiamo affrontare queste restrizioni per fermare il contagio, dobbiamo tenere duro.