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FRANKFURT AM MAIN, GERMANY - JUNE 17: Stanislav Lobotka of Slovakia controls the ball during the UEFA EURO 2024 group stage match between Belgium and Slovakia at Frankfurt Arena on June 17, 2024 in Frankfurt am Main, Germany. (Photo by Alex Grimm/Getty Images)
Il "virus nazionali" ha colpito ancora. Durante l'ultima sosta per le competizioni internazionali del 2024, diversi calciatori si sono infortunati durante le partite o gli allenamenti con le loro nazionali. Al ritorno ai club, molti hanno portato con sé infortuni, più o meno gravi. Questo riapre un tema sempre discusso: chi paga per i giocatori infortunati in nazionale? La risposta si trova nel FIFA Club Protection Program (CPP). Si tratta di una polizza assicurativa che copre i rischi legati agli infortuni durante le gare e gli allenamenti con la nazionale. L'obiettivo di questo programma è tutelare i club, che pagano i giocatori ma non sono responsabili per le partite con le nazionali, dove avvengono gli infortuni.
Secondo le regole del CPP, la FIFA risarcisce i club per le perdite economiche, ossia lo stipendio del giocatore durante il periodo in cui non può essere disponibile per la squadra. Il programma è in vigore dal 2012 e copre tutte le competizioni internazionali, comprese le Olimpiadi. Questa protezione riguarda solo i calciatori professionisti con un contratto scritto con un club affiliato a una federazione nazionale FIFA. Tuttavia, il CPP non copre malattie, invalidità permanente o le spese mediche. In caso di infortunio, il risarcimento massimo che un club può ricevere è di 7,5 milioni di euro per incidente. Il calcolo del risarcimento è giornaliero, con un importo pari a 20.548 euro al giorno, e copre un massimo di 365 giorni di invalidità. I primi 28 giorni, però, non sono coperti.
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