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Infortuni in nazionale: chi paga il conto? Ecco come funziona la polizza della Fifa

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Tutto sul Club Protection Program
Francesco Giovinazzo

Il "virus nazionali" ha colpito ancora. Durante l'ultima sosta per le competizioni internazionali del 2024, diversi calciatori si sono infortunati durante le partite o gli allenamenti con le loro nazionali. Al ritorno ai club, molti hanno portato con sé infortuni, più o meno gravi. Questo riapre un tema sempre discusso: chi paga per i giocatori infortunati in nazionale? La risposta si trova nel FIFA Club Protection Program (CPP). Si tratta di una polizza assicurativa che copre i rischi legati agli infortuni durante le gare e gli allenamenti con la nazionale. L'obiettivo di questo programma è tutelare i club, che pagano i giocatori ma non sono responsabili per le partite con le nazionali, dove avvengono gli infortuni.

Infortuni in nazionale: chi paga il conto?

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Secondo le regole del CPP, la FIFA risarcisce i club per le perdite economiche, ossia lo stipendio del giocatore durante il periodo in cui non può essere disponibile per la squadra. Il programma è in vigore dal 2012 e copre tutte le competizioni internazionali, comprese le Olimpiadi. Questa protezione riguarda solo i calciatori professionisti con un contratto scritto con un club affiliato a una federazione nazionale FIFA. Tuttavia, il CPP non copre malattie, invalidità permanente o le spese mediche. In caso di infortunio, il risarcimento massimo che un club può ricevere è di 7,5 milioni di euro per incidente. Il calcolo del risarcimento è giornaliero, con un importo pari a 20.548 euro al giorno, e copre un massimo di 365 giorni di invalidità. I primi 28 giorni, però, non sono coperti.