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Ecco la prima bestemmia: “Non può esserci più niente al di sopra di Leo Messi”
Sta facendo molto discutere un pezzo recentemente pubblicato sul Linkiesta. Nell'articolo (a firma del collega Alessandro Cappelli) si spiega perché non ci sarebbe nessuno, ma proprio nessuno, al di sopra di Lionel Messi. E' superfluo dire quanto per noi si sbagli. Ecco un estratto raccolto da CalcioNapoli1926.it:
"Eppure non ce ne sarebbe stato bisogno, Messi non aveva bisogno di questa vittoria per essere il migliore. Se la partita fosse finita diversamente, se avesse vinto la Francia, se l’Argentina avesse perso ancora una volta in finale, Messi sarebbe ugualmente il campione immortale che è stato negli ultimi quindici anni. Una competizione di sette partite, disputata ogni quattro anni, episodica come solo i tornei a eliminazione diretta sanno essere, non può bastare a mettere in una prospettiva diversa l’intero arco narrativo di un talento generazionale. Sarebbe un cortocircuito logico inaccettabile.
Un equivoco costruito negli anni attorno a un calciatore stellare
È un equivoco costruito negli anni attorno a un calciatore premiato a ripetizione dal campo e dalla critica, ma costretto a vivere un eterno confronto con altri campioni: il confronto contemporaneo, sanguigno, stellare con Cristiano Ronaldo, a chi fa più gol, vince più Palloni d’Oro, più Champions League, e il confronto ancora più pesante con un fantasma del passato, con l’astrazione di Diego Armando Maradona e del suo ricordo, soprattutto del suo titolo mondiale del 1986. Per anni l’Argentina ha rinfacciato alla Pulce di essere andato via di casa troppo presto, troppo piccolo, troppo poco argentino forse. Così le sconfitte dell’Albiceleste diventavano le sconfitte di Messi come per metonimia, una scusa per giustificare le delusioni di una nazione mentre Messi con il Barcellona faceva razzie di titoli. L’estate scorsa Leo è riuscito a battere un colpo vincendo la Copa América al Maracanã. Adesso, in Qatar, ha definitivamente rotto la maledizione, ha cancellato ogni velleità di critica, non può esserci più niente sopra di lui".
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