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Roberto Mancini and Giacomo Raspadori (Getty Images)
Giacomo Raspadori è uno dei maggiori talenti italiani in questo momento. Il Napoli quest'estate ha scelto di puntare su di lui investendoci anche economicamente. Ma già Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale, ha creduto nel suo talento convocandolo per l'Europeo del 2021 sorprendendo tutti. Il tecnico azzurro ne ha parlato ai microfoni della trasmissione 'Atuttocalcio' in onda su Rai 2. A seguire le sue dichiarazioni riportate dall'ANSA.
"Non conosco la situazione di Ronaldo ma, se ha rifiutato di entrare in campo, ha sbagliato. Penso che se ne sia reso conto: gol ne fa ancora, con l'età diventa però più difficile. Purtroppo non si può giocare in eterno".
Sui giocatori più forti allenati
"I più forti che ho allenato? Ibrahimovic, Aguero e Yaya Touré. Ma ne dimentico tanti altri. Per il talento che ha Balotelli poteva essere fra i più grandi. Anche lui, però, ha fatto tanto - aggiunge -. Lui è una prima punta libera".
Su Zaniolo
"Zaniolo? Dipenderà da lui, dipende sempre da noi stessi, io ci credevo quando ancora non aveva presenze né in Serie A e neppure in B. Il tempo passa, è un attimo, mi aspetto che faccia tanto per le potenzialità che possiede.
Su Raspadori
"Raspadori? Lo abbiamo portato all'Europeo che aveva poche partite in A, ma qualità importanti. È un ragazzo molto intelligente e anche questo è un vantaggio. Nel campionato italiano dovrebbero esserci più italiani, può essere un vantaggio".
Sulle qualificazioni ai Mondiali
"Abbiamo sbagliato qualcosa e a volte bisogna avere un po' di sorte, come è successo agli Europei dove comunque abbiamo meritato di vincere. Bisogna accettare le sconfitte, anche se sono dure, e ripartire. Nel girone di qualificazione siamo sempre stati in testa, lo abbiamo dominato come abbiamo dominato a Basilea. La seconda gara con la Svizzera a Roma è stata un po' più difficile ma abbiamo avuto quel rigore all'89'... Era un gruppo in cui eravamo abbastanza tranquilli, nonostante le difficoltà e gli infortuni la squadra non ha demeritato, è questo il dispiacere. Lasciando stare la partita con la Macedonia, che era segnata visto che abbiamo preso gol al primo tiro al 94', siamo andati agli spareggi senza mai perdere".
Sulle Nations League
"La voglia di allenare c'è sempre, le due partite di Nations League ci hanno dato un piccolo aiutino, arrivare a una fase finale fa sempre bene. Ma ora inizia il mese più difficile".
Sulla possibilità di lasciare
"Se ho pensato di lasciare? Quando le cose non vanno bene è chiaro che la responsabilità è dell'allenatore, ci può anche stare, ci ho anche pensato".
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