Sulle condizioni di Chiesa e Zaccagni: "A sinistra c'è Kean, Raspadori, Zaniolo. Spero ci siano anche Chiesa e Zaccagni: quest'ultimo l'ho lasciato a casa perché ieri sera gli hanno fasciato la caviglia, potevo mica obbligarlo a venire? Lo riguardano loro oggi, senza fretta, perché poi tanto è lui. Probabilmente la società spera nel discorso di cui Sarri è portavoce, ma poi ci sono anche i ragazzi che vengono qui volentieri e se sta bene è chiaro che lo portiamo. Se poi è titubante, resta a casa. Perché non si vogliono qui giocatori che vengono forzati: chi vuole restare in vacanza ce lo dice e noi siamo disponibili. Non vogliamo chi non ha a cuore le sorti della Nazionale. Su Chiesa: secondo la società c'è pochissimo, secondo le conferme c'è pochissimo però poi conta lui. Ora gli si fanno vedere le ultime diagnosi, si fanno vedere il discorso del medico della Juve, poi quello della Nazionale e poi decide lui. Zaccagni può venire e Chiesa valuteremo se rimane o se va via. Turnover tra le due partite? Grande autostima e poco rispetto dell'avversario ci rende presuntuosi, al contrario sembriamo deboli. Abbiamo di fronte due partite difficilissime dove attraverso comportamenti ben visibili possiamo rendere e dare forza all'immagine di questa Nazionale. Noi non snobbiamo nessuno e non abbiamo difficoltà nel presentarci a Wembley contro coloro che hanno fatto il calcio per disputare la nostra partita. Cercheremo di fare una formazione che permette di avere dei calciatori in tutte e due le situazioni puliti per fare la squadra forte di cui siamo vestiti. Non si prendono decisioni a lungo termine sulla base di emozioni momentanee. Chiesa simbolo della Nazionale che sto costruendo? E' il risultato del rapporto che si deve venire a creare. Perché ci è successo al contrario un mese fa: la fiducia è fondamentale per tutto, noi vogliamo andare a sentire come la pensano e a valutare la coerenza. La Juventus non è rimasta sorpresa da questa convocazione: oggi lo abbiamo qui, abbiamo fatto accertamenti in più, grande collaborazione da parte dei medici della Juve e ora si valuta tra oggi e domani il futuro immediato".
Sulle seconde squadre: "Dipende sempre dall'uso che se ne fa delle seconde squadre. Ci sono molte soluzioni che possono venire internamente, noi abbiamo l'Under 21 che abbiamo qui e quella è come una seconda squadra. Con Orsolini ho parlato dopo la partita per spiegargli il mio modo di ragionare e lui è stato carinissimo. Col modo in cui è venuto l'altra volta ha contribuito nell'essere richiamato perché poi qui ci si vuole allenare. A loro giustamente fa piacere allenarsi, ma soprattutto giocare. E se ne hai troppo che non giocano si crea un po' troppo malessere nel viaggio dall'albergo alla squadra. Poi ci sono coloro che possono ricoprire più ruoli: Udogie ha fatto il centrocampista e può essere utilizzato anche in quel ruolo. Spinazzola l'ho lasciato a casa malvolentieri perché l'ho chiamato e mi ha risposto come speravo rispondere. 'Per me è stata la mia vita far ricredere gli altri, mi impegnerò ancora di più', mi ha detto. Cosa mi piacerebbe vedere di più contro Malta? Tutte quelle cose e considerazioni che si fanno, la totale dedizione al sacrificio e all'impegno. Il dover capire che non è la nostra felicità o quella che abita in noi la felicità vera, ma quella che riesci a far vivere alle persone a cui vuoi bene. La felicità è il pensiero di quelli che lavorano all'estero e sono partiti quando avevano 15 anni e non avevano soldi per arrivare a fine mese e ora, ogni volta che gioca la Nazionale, sono davanti al televisore e sono lì a sperare che la Nazionale vinca per sentirsi meno distanti. La felicità è quella roba lì, voglio vedere gente che in campo si sbatte con voglia. Non avrà più possibilità di esistere calcisticamente chi non assorbe questi requisiti. Poi è chiaro che la sua carriera continuerà, ma non con me. A difendere di continuo i figlioli poi li si rendono più deboli, quando si fa una cazzata si dice che s'è fatta una cazzata. Quanti sono i giocatori allertati? Gli allertati sono 5-6 giocatori. La Federazione ha avvertito la società e io ho chiamato qualche giocatore, non a tutti perché altrimenti è tutto un telefonare. Nessuno ha detto no".
Sull'opzione 3-5-2 contro l'Inghilterra: "Nel convocare Bastoni, Dimarco, Acerbi, Darmian si lascia questa possibilità. Fanno quel gioco dalla mattina alla sera, per cui se ci fossero dieci minuti da ultimo da fare in quella maniera ci sono le pedine giuste. Non sono bocciature le mancate convocazioni di chi c'era a settembre. Le risorse a disposizione per il ruolo di centravanti? E' un discorso ad ampio raggio. Abbiamo a disposizione 160-170 calciatori, prima ce n'erano più di 500. Ma io non voglio allenare i miei alibi, io ho le carte in regola per confrontarmi al meglio, le soluzioni sono loro. Ciò che abbiamo fatto vedere sono buone risposte, ma non sufficienti. Bisogna rispondere in maniera più forte, più comportamentale. E' vero che nei settori giovanili si possono creare i presupposti per trovare più roba, ma queste sono regole, sono tante cose. Non penso che da qui venga determinata la fisionomia della prima punta: in un calcio europeo, di confronto col calcio straniero e mondiale, la fisicità diventa importante. Il campionato attuale? Dipende da che partita guardo. Finalmente ora a calcio si gioca un undici, gioca anche il portiere. E' vero che si fanno bischerate, ma molti gol nascono grazie alla costruzione del portiere. Il suo gioco ti dà sempre superiorità nell'uomo contro uomo".
Conclusa la conferenza stampa.
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