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Jorginho entusiasta: “L’Italia ha la stessa voglia di vincere del Chelsea”

FLORENCE, ITALY - JUNE 13: Jorginho of Italy speaks with the media during press conference at Centro Tecnico Federale di Coverciano on June 13, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

In conferenza stampa, Jorginho, calciatore del Chelsea e della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'Italia, in seguito al netto successo conseguito con la Turchia

Edoardo Riccio

In conferenza stampa, Jorginho ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'Italia, dopo il successo conseguito contro la Turchia. Il calciatore del Chelsea ha parlato della squadra e del prossimo incontro di Euro 2020 con la Svizzera.

Jorginho: "Questa squadra non perderà mai l'umiltà e la fame di vincere"

 (Getty Images)

Di seguito le parole rilasciate dal calciatore Jorginho:

Sulle gerarchie della squadra

"Tutti hanno imparato la filosofia, quel che vuole il mister è nelle nostre teste. Tutti hanno le caratteristiche per giocare in questa filosofia di calcio, più importante di chi gioca è la filosofia: vogliamo la palla, trovare gli spazi, andare avanti. Chi è in campo cerca di continuare con quella filosofia di gioco".

Sul successo della Champions del Chelsea

"È stato veramente molto bello. È difficile trovare parole per descriverlo, è vero. Devi vivere quelle emozioni per capirle. Porto ancora più fame di vincere qui, è stato bello e vorrei sentire quelle emozioni con la Nazionale. Questo gruppo somiglia al Chelsea: è meraviglioso, hanno tanta fame, hanno tanta voglia di dimostrare, dai più esperti ai più giovani. Tutti hanno voglia di fare qualcosa di importante. La somiglianza è il gruppo e la voglia di vincere".

Jorginho come leader dell'Italia

"Sono un ragazzo e un giocatore che cerca di aiutare tutti. Ci sono tanti grandi giocatori qui, con grande personalità in questa squadra. Serve l'aiuto di tutti. Dal mio aiuto a quello di Chiellini, di Bonucci, di Insigne, di Verratti, di Immobile, di Donnarumma. Tutti possiamo aggiungere e aiutare. Chi è sul campo rappresenta sempre questa nazione, abbiamo tanti ragazzi di qualità, possiamo sempre fare bene".

Sull'euforia del gruppo

"Vincere è bello, dobbiamo essere felici delle vittorie. Festeggiamo quando si vince, è giusto, sempre, farlo. È una competizione difficile, non ho visto niente di eccessivo sulle celebrazioni della prima vittoria. Questa squadra non perderà mai l'umiltà e la fame di vincere. Gioire è giusto, vincere è sempre bello. Lavoriamo tanto per quello, quando si vince è giusto festeggiare. Hai raggiunto i tuoi obiettivi ma la prossima è sempre più difficile e poi ancora e ancora e ancora".

Su Eriksen

"Siamo al centro dello spettacolo ma il calcio va oltre a quello. La passione dei tifosi, il lavoro dietro le quinte di chi ci aiuta tanto, di quello non si parla molto. Il calcio è bello anche per questo, non solo per quello che avviene in campo. Quel che è successo ieri è veramente forte. L'ho sentita molto: in quel momento pensavo ai compagni, ai tifosi, a sua moglie che stava lì. A nome di tutti noi, faccio un grande in bocca al lupo a Eriksen, alla sua famiglia. Gli dico di essere forte".