Sulle sue qualità: "Aggressività e capacità nei contrasti, credo di potermi definire un lavoratore. Do sempre il massimo e non mi tiro mai indietro. La mia stagione può essere suddivisa in due parti, nella prima ho giocato meno e nella seconda ho trovato più continuità. Ma sono stati entrambi momenti di crescita per un giovane come me, perché impari sia quando non giochi sia quando giochi. Certamente arrivare all’Europeo con più minuti nelle gambe mi ha dato un grande vantaggio. È stata una stagione lunga, ma spero di avere meno vacanze e di arrivare il più lontano possibile in questo Europeo".
Sulla forza degli Azzurrini e sulla Norvegia: "Abbiamo legato molto e la vittoria di ieri è la dimostrazione del nostro legame. Ho avuto la fortuna di disputare due finali europee con la Roma e so che se il gruppo non è unito non arrivi in fondo a queste competizioni. La coesione del gruppo è la nostra forza! Norvegia? È una squadra ostica, abbiamo visto che se l’è giocata sia con la Svizzera sia con la Francia. Sono in grado di metterci in difficoltà, ma con l’approccio e la mentalità giusta potremo fare una grandissima partita".
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