Quest'oggi, Massimo Brambati è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per parlare dell'Italia di Mancini e della cocente sconfitta con l'Argentina.
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Brambati: “Italia? Ciclo finito, la debacle la non qualificazione ai Mondiali”
Ai microfoni di Tuttomercatoweb, Massimo Brambati, ex calciatore, ha parlato dell'Italia di Mancini, in seguito alla cocente disfatta di ieri con l'Argentina
Brambati: "Il male dell'Italia non è Mancini, ma manca la meritocrazia"
Di seguito le dichiarazioni dell'ex calciatore:
"Quando c'è un talento, lo devi far giocare. Detto questo posso dire che non parlerei di ciclo. Credo che ci si sarebbe dovuti accorgere prima di ieri che tutto questo era finito. È la mancata qualificazione ai Mondiali che fa pensarlo, non la partita con l'Argentina.
Il male non è Mancini, è un ottimo allenatore, anche nei club ha dimostrato di saperci fare. Nella Federazione ci sono purtroppo amici degli amici, invece deve esserci una meritocrazia. Questo è un male. Dal basso iniziano i problemi. Ci sono dei giovani che vanno scoperti, creati e formati. Questo è il frutto non del non-lavoro di Mancini, il problema è più profondo".
Sul nuovo ciclo dell'Italia
"Difficile dire da chi dovrebbe ripartire la Nazionale. Ci sono dirigenti che devono decidere. Ieri ho visto la partita con un allenatore importante e mi faceva notare che Spinazzola non è ancora pronto, è sovrappeso. E questo è un errore, perché rischi di far fare brutta figura. Ed era quasi sempre fuori posizione.
Tu devi sapere se un giocatore sta bene o meno. Ma anche far giocare Chiellini e poi toglierlo, mi è sembrata una passerella, ma gli altri ci hanno dato dentro e ci hanno fatto fare brutta figura. Io ripartirei da Donnarumma, che ha 22 anni ed è un fenomeno. Bastoni è un'altra certezza, proverei Tonali, che forse andava messo anche ieri".
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