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L’Italia deve ripartire da uno spirito nuovo: spazio solo a chi ha l’anima azzurra!

Ugo Panico

Il punto del Cds sui rifiuti in Nazionale

Nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni analizza la situazione legata ai rifiuti alla Nazionale italiana di Roberto Mancini.

Italia, Mancini riparta da chi veramente darebbe tutto per la Nazionale

"Capitolo rifiuti. La voglia di rispondere sì alla Nazionale. Come fanno Raspadori (umile e magico), Gnonto, Pobega, Dimarco, Frattesi, Gabbiadini. La voglia di restarci. La voglia di guardarla in tv e la voglia di promuoverla che a qualcuno manca perché, ad eccezione delle fasi finali di Mondiali e Europei, non fa vendere copie. Stiamo vivendo uno dei momenti più tristi e al tempo stesso paradossali della storia azzurra, e non solo perché è (siamo) per la seconda volta consecutiva fuori dai Mondiali: tutto sembra allontanarci dalla squadra che dovrebbe (deve) essere la più amata, la più seguita, la più ambita dagli atleti.  

Il calendario è talmente fitto da non autorizzare rinvii e recuperi. Per cui, quando la partita conta poco, i club in totale emergenza e pieni di necessità e buffi diventano nemici: non possono più permettersi di rischiare gratuitamente i muscoli, i legamenti, le teste dei professionisti che pagano, a commissari tecnici e selezionatori vari. Assistiamo così alla mazurka degli arrivi e delle partenze immediate, alle telefonate con le quali i convocabili chiedono di poter saltare l’appuntamento: ma solo questo, poi ci faremo vivi.  

Questa sull’Inghilterra, per come è stata ottenuta e per gli episodi che l’hanno preceduta, impone una seria riflessione sull’incidenza delle motivazioni degli azzurrabili: non avendo più dei campioni, dei titolarissimi, meglio affidarsi a chi sotto la maglia ha un’anima da mettere a completa disposizione del ct".