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Guerini: “Italia-Macedonia? Paura non ce ne sarà, questa squadre è forte”

Raffaele Troiano

Le dichiarazioni di Vincenzo Guerini a TMW Radio

Manca poco più di un'ora alla sfida tra Italia e Macedonia, e l'ansia per il match comincia a farsi sentire. In merito proprio a questa semifinale dei playoff per i Mondiali, l'ex centrocampista Vincenzo Guerini si è espresso a TMW Radio, parlando non solo della nazionale di Mancini ma anche del campionato attuale di Serie A.

Guerini: "L'Italia ha mostrato la sua forza, niente paura con la Macedonia"

Di seguito le dichiarazioni di Vincenzo Guerini a TMW Radio:

"Italia-Macedonia?Paura non ce ne sarà, anche se noi italiani siamo specialisti nel crearsi problemi da soli, è una gara in cui conta solo il risultato e delicata sul piano mentale, sia per le conseguenze che per l'ultimo Mondiale cui non siamo andati. La squadra ha dimostrato di essere forte, il problema sono le condizioni fisiche in cui arriviamo: il nostro campionato logora molto".

Su possibili problemi legati al morale

"Questa non sembra una nazionale ma una squadra di Klopp per quanto sono uniti, si vede che c'è un gruppo fantastico e questo è merito dell'allenatore. La partita di stasera è importantissima per essere sempre più convinti anche se non hanno bisogno di stimoli".

Su Mancini

"Pensiamo a quattro anni fa, eravamo demoralizzati e senza alcuna certezza. Lui ci ha creduto rendendoci tutti orgogliosi di portare in giro la maglia azzurra".

Sul Milan

"Il campionato è meraviglioso, finalmente non si può scommettere su nessuno. L'Inter sembra in crisi ma attenzione. Anche il Napoli ha dimostrato di potersi giocare lo Scudetto, nonostante sia il Milan forse a meritarselo di più. Pure la Juventus, anche se si nasconde, rimane sempre lì zitta zitta".

Sull'Inter

"La mia impressione è che debbano giocare sempre al massimo e come rallentano un po' il ritmo non sono più l'Inter. Serve sempre il 100%, sennò sono vittorie forzate e senza serenità. Il Milan per esempio gioca più leggero, l'Inter più potente e sulla forza".

Sulla questione Dybala-Juventus

"La Juventus è così. Dai tempi di Boniperti e Trapattoni l'unica cosa che conta è vincere, mentre i nomi vanno e vengono. Nessuno rimane aggrappato alla società, penso pure a Del Piero: non c'è riconoscimento, dopo un po' non si parla più di loro. La società è perfetta e puntuale, forse un po' senza cuore".

Sulla Fiorentina senza Vlahovic

"Diamo tempo a Cabral e Piatek, la cosa migliore di Italiano è stata cambiare la mentalità dell'intero gruppo nell'arco di pochi mesi. Sembra una squadra in lotta per il campionato, gioca con la stessa mentalità in casa o fuori. L'ha fatto in poco tempo, una cosa che clamorosamente non si sottolinea. Ora sono in una posizione fantastica e non tanto per questo anno, come va va, ma per creare i presupposti per dare fastidio a tutti già dall'anno prossimo".