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VIDEO Immobile: “Baratterei i miei gol per la vittoria. Starò attento a Insigne”

(Getty Images)

Ciro Immobile centravanti della nazionale italiana ha parlato quest'oggi in conferenza stampa

Sara Ghezzi

L'Italia in questi Europei ha indossato l'abito migliore ponendosi tra le favorite del torneo. Tra i grandi protagonisti Ciro Immobile, centravanti della Lazio che fino ad ora ha siglato due reti nel girone azzurro. L'attaccanti azzurro ha parlato quest'oggi in conferenza stampa a Coverciano, sede del ritiro dell'Italia. Tra gli argomenti affrontati da Immobile il sogno europeo e gli scherzi continui di Insigne.

La conferenza di Immobile tra gol, Europeo e Insigne

 (Getty Images)

Di seguito le sue parole:

Sul suo stato di forma

"Mai come questa volta sento la fiducia di tutti, mi sento davvero bene. Abbiamo fatto una buonissima prova con l'Austria, forse non la migliore ma abbiamo portato a casa il risultato".

Su Lukaku

"E' fortissimo, abbiamo la fortuna di conoscerlo bene e di averlo in campionato. Se la vedranno i nostri difensori...".

Su De Bruyne e Hazard

 "Sono fondamentali, non avendoli al meglio avranno qualche problema. Però senza di loro avranno chi li sostituirà: con De Bruyne e Hazard in campo è un'altra partita, spostano gli equilibri e mettono tutti in difficoltà. Noi la prepariamo se ci fossero al cento per cento, per noi è importante seguire la linea avuta finora. Abbiamo fatto l'Europeo sempre al massimo, reagendo bene alle difficoltà".

Sui suoi gol

"A me piacerebbe vincere. Toglierei i due gol fatti per portare a casa la Coppa, è la verità. Con l'Austria ci ho provato in ogni modo, tra sfortuna ed errori miei non ho fatto gol. Però alla fine della partita abbiamo fatto una bella festa. Non era facile, ci sono le più forti del ranking UEFA, ci sono squadre che giocano nei grandi campionati. Con l'Austria è stata dura: per quanto riguarda i record, vorrei raggiungerli ma preferisco vincere".

Sull'eliminazione del Portogallo

"E' stata una gara intensa, combattuta. Non facevamo il tifo per nessuna delle due. Sono tutte e due forti: il Portogallo nel secondo tempo avrebbe meritato qualcosa di più, il Belgio nel primo ha mostrato il suo potenziale. Ronaldo? Tutti lo vogliono sfidare, è il migliore. Da quando è arrivato in Serie A la competitività si è alzata notevolmente".

Sulle rivali

 "Spagna, Belgio, Inghilterra, Germania. Sono le Nazionali più forti rimaste, ci mancano tre gare per l'obiettivo e vogliamo arrivare in fondo".

Sull'eliminazione della Francia

 "Ci ha fatto piacere il fatto che si è dimostrato che questo Europeo è difficile. E' duro giocare quando sei superiore, la prova del nove è sempre il campo. Abbiamo vinto e dominato con la Svizzera, facendola sembrare una squadretta mentre ieri ha dimostrato il contrario".

Sul gioco dell'Italia

"Con l'Austria i compagni hanno cercato di mettermi in condizione di segnare. Il mister è soddisfatto per l'intensità e per la voglia. Non è stata la miglior gara dell'Europeo, le prime due sono andate meglio ma l'importante era il risultato. La squadra ha bisogno di me e io della squadra, viaggiamo tutti nella stessa direzione. Il mister mi chiede un altro lavoro rispetto alla Lazio, ma non mi pesa. Anzi. Sto cercando di mettere tutto, restando anche alla fine delle sedute, per migliorare cose che non sono nel mio bagaglio tecnico".

Sugli errori passati

"Aver sbagliato qualche gol in passato, gli errori fatti, il Mondiale mancato, possono pesare. Non sto facendo autocritica, sono soddisfatto enormemente di quel che sto e stiamo facendo. Mai come ora ho il supporto e la fiducia di tutti: qui non è mai stato così. Ho fatto 15 gol in Nazionale, sono pochi, avrei voluto segnarne di più ma una vittoria può cancellare il passato e le storie precedentemente dette. Sto cercando di cancellare il passato con questo Europeo. Per me è importante, l'ho dimostrato con la Turchia, mi preoccupa non riuscire ad aiutare la squadra ma voglio andare avanti".

Su Chiesa e Berardi

 "Sono diversi, il mister vuole che restino larghi. Stanno facendo un grande Europeo, anche Bernardeschi. Lo ribadisco con forza, qualsiasi siano le decisioni, siamo 26 titolari e abbiamo bisogno di tutti".

Sul suo rapporto con Mancini

"Il rapporto è migliorato rispetto all'inizio, quando si affrontano certe competizioni è importante. Vialli mi aiuta tantissimo, avendo fatto il mio stesso ruolo. Il rapporto con Mancini è migliorato e gli ho trasmesso qualcosa, mi ha fatto giocare sempre ottime partite e cerco sempre di dare il massimo".

Sul Belgio

"Rispetto allo scorso Europeo hanno dieci giocatori di quella squadra. Gli è aumentata la personalità e l'esperienza, sono più pronti adesso. Tecnicamente e tatticamente lo vedere: sono organizzati e forti tecnicamente".

Sulla sfida con Lukaku

"L'ultima volta sulla sfida con lui ci ha fatto due gol, mettete Italia contro Belgio... Evitiamo la sfida! Ha una forza fisica devastante, ha velocità, rispetto agli ultimi anni è migliorato tanto. Il lavoro con Conte lo ha migliorato tanto, ha sempre avuto forza e velocità, un grande lavoratore".

Sulle critiche

 "Nel post Austria non ho sentito le critiche, forse mi sono perso qualcosa. Quando sei l'attaccante dell'Italia non puoi pretenderne di non averne. Abbiamo vinto, abbiamo portato a casa il risultato, quel che conta è il risultato. Avevo sempre il difensore attaccato dietro. Quando è entrato il Gallo ci ha dato una mano e questo è da sottolineare, questo dimostra che siamo uniti. La gente di aspetta tanto da noi, ci deve caricare, stiamo preparando questa sfida con entusiasmo. Dopo momenti così, chiusi in casa, lontani dalle persone care, può far tornare il sorriso a tutti".

Su chi è più forte tra Immobile e Lukaku

"Io vado avanti per la mia squadra, lascio decidere voi. Lo chiederemo a Inzaghi".

Sui rimproveri di Mancinu

 "Forse perché Ciro è il nome più corto... Nello spogliatoio è diverso, è molto più calmo. Ma mi dà fiducia, perché ti stimola, ti sprona. E' fondamentale avere la fiducia di tutti. Se mi sento titolare? Mi sento importante, al centro del progetto, apprezzato. Quando ti senti così puoi giocare anche mezz'ora o quaranta minuti, darai sempre il massimo".

Sulla mancata qualificazione al mondiale

 "Quando siamo usciti ai quarti con la Germania, ci è rimasto un vuoto dentro ma nulla a confronto del pareggio con la Svezia. E' stato difficile, il peggiore della mia vita calcistica. Da lì in poi ho avuto la forza di rialzarmi, di ricevere qualche critica. E' stato un insegnamento per portare avanti, spero, l'Europeo fino alla fine. Sto cercando di eliminare tutte le cose negative del passato e con risultati e prestazioni ci sto riuscendo. So che ho grosse responsabilità coi miei compagni, indossiamo una maglia storica che ha vinto 4 Mondiali, che cerca di arrivare sempre in fondo. E' importante restare concentrati, andando avanti come fatto finora".

Su Insigne

"Non abbiamo nulla da fare, giochiamo alla Playstation. Lui è solo film e serie tv. Devo sempre camminare con attenzione, lui è piccolo e si nasconde ovunque. Siamo rientrati dal pranzo, è rientrato in camera con Verratti, era dentro all'armadio e mi ha spaventato. Un giorno di questi prenderò un coccolone...".

Su Torre Annunziata

 "Su un campo di calciotto ho iniziato a costruire il mio sogno. Sono partito dai quattro anni. Lì è iniziato il mio sogno, allora era in terra battuta, ora è in sintetico".