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Gravina: “Amareggiato da Mancini. Spalletti? Non è facile vincere a Napoli”

Giovanni Montuori

Il presidente della FIGC ha parlato della Nazionale dell'attuale Ct

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha presenziato questa mattina all'evento 'Italia-Inghilterra, derby d'Europa', in scena questa mattina all'ambasciata italiana a Londra. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da Tuttomercatoweb.

Gravina su Mancini e Spalletti

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"Ricordo l'entusiasmo di tutto il nostro paese per la vittoria dell'Europeo. Oggi siamo di nuovo qui a Londra, sarà una partita difficile contro l'Inghilterra: quella dell'11 luglio fu una vera perla. Sappiamo che quella di oggi sarà una gara difficile e che i successi aiutano la progettualità. Stiamo cercando di diffondere il rinascimento sportivo, al di là del risultato finale è sempre importante la strada che si percorre. Quell'entusiasmo ha facilitato l'attuazione di tutta una serie di progetti e rimane l'impresa sportiva storica. Venivamo da due anni di pandemia, avevamo perso le relazioni umane e le abbiamo riconquistato grazie a una serata memorabile. Quella vittoria ha lasciato il segno in tutte le sue modalità: la conserviamo, è una vittoria che comunque ha dei connotati fondamentali. Non dobbiamo dimenticare che quella squadra normale diventata speciale durante il campionato europeo e la sua fase di preparazione. Quella squadra ha conquistato 37 risultati utili consecutivi, una squadra speciale che ha fatto dell'amicizia, dello stare insieme, un esempio. Ma quel gruppo ha fatto la vera differenza".

A Ferragosto c'è stato il cambio di ct. Ci siamo messi alle spalle il passato?

"Sotto il profilo sportivo sì, è tutto alle spalle. Voglio ancora una volta ribadire la ferita che ancora non ho superato, un'amarezza che sul piano umano non si riesce a rimuovere. Avevo col Mancio un rapporto di massima disponibilità e la sua è stata una modalità inusuale... In quattro giorni abbiamo centrato un risultato importante sotto il profilo sportivo, ho apprezzato subito le sue modalità, sia sportive che tecniche. Ora capisco perché Napoli ha centrato quel risultato importante, non è facile vincere uno Scudetto a Napoli dopo 33 anni. Luciano ha vinto con modalità altamente significative. Ogni sono entusiasta perché ha portato in Nazionale un entusiasmo contagioso che stanno vivendo tutti, soprattutto i calciatori. Lo devo ringraziare perché a volte quando si avvia un rapporto con un tecnico ci sono molte riflessioni da fare, ma lui mi ha dato disponibilità in bianco e non mi era mai capitato".



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