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BOLOGNA, ITALY - MAY 23: Juventus player Gianluigi Buffon looks on during the Serie A match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall'Ara on May 23, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Gianluigi Buffon, portiere del Parma, è intervenuto ai microfoni di Dribbling, trasmissione in diretta su Rai 2. La leggenda vivente italiana ha parlato proprio della nazionale di Mancini, che giocherà a marzo i playoff per le qualificazioni ai mondiali in Qatar, contro la Macedonia del Nord.
Di seguito le parole di Gianluigi Buffon, portiere del Parma, sulla nazionale italiana e la sua condizione fisica.
"Non ho problemi a dire che, rispetto a un decennio fa, oggi sono più bravo, o almeno incido di più in una partita. L'esclusione dai mondiali del 2018 è stata ed è una cicatrice grande per me, per l’Italia calcistica e per molti miei compagni. Però la chiave di lettura è: 'Vedi Gigi, alla fine se non fosse accaduto quello, tu avresti smesso di giocare'.
Playoff? Bisogna sottolineare che, nelle ultime gare, l’Italia ha giocato senza Chiellini, Immobile, Spinazzola e Verratti. Secondo me proprio loro sono i quattro giocatori più importanti della Nazionale. Quando uscimmo nel 2010 dal Mondiale, dissi che il calcio era cambiato tantissimo e che non ci sono più squadre inferiori come una volta. Aggiunsi anche che noi saremmo arrivati a festeggiare anche le qualificazioni ai Mondiali. Dopo quanto successo nell’ultimo periodo, devo dire che ci avevo visto abbastanza bene.
Ognuno ha la propria vita, ha i propri obiettivi, sogna e ha una spinta emotiva, qualcosa per cui svegliarsi la mattina. Io come scusa mi sono preso il sesto Mondiale: alla fine, questa scusa potrebbe essere reale per come sto e per come sto giocando in questi anni. I limiti ce li poniamo noi, molto dipende dalla mente".
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