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Lorenzo Insigne (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Gianni Bezzi, giornalista e conduttore Rai, è intervenuto ai microfoni di "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio. Ha parlato della sconfitta della nazionale con la Spagna di ieri sera e del Napoli di LucianoSpalletti, soffermandosi particolarmente sui due uomini copertina, Insigne e Osimhen.
Di seguito le parole di GianniBezzi, giornalista, sulla nazionale di Mancini, Insignee Victor Osimhen.
"Vanno fatti i complimenti alla Nazionale di Mancini che ha conosciuto la sconfitta dopo 37 partite. Sono stati tre anni di totale rinascita. La squadra è uscita fuori da un periodo davvero buio come la gestione Ventura e l’esclusione dal Mondiale 2018. Ritornando alla gara di ieri, Insigne si è divorato un gol clamoroso che poteva rimetterci in partita, poi l’espulsione di Bonucci ha condizionato il match. Nel secondo tempo però ho visto una squadra con grande cuore.
Il gol di Pellegrini in sostanza è di Chiesa, Federico è cresciuto in maniera esponenziale. Peccato perché si poteva andare in finale ma il percorso fino ad oggi è stato ugualmente straordinario. Poi per il futuro andranno trovati dei sostituti perché Chiellini ha 37 anni, senza contare l'emergenza in attaccato. Luis Enrique è un allenatore che subisce anche molte critiche perché non considera calciatori molto importanti come Luis Alberto o Fabian Ruiz. Lui però porta avanti il suo progetto di una Spagna molto giovane. Mancini può portarci ancora molto lontano, questa Nazionale è vincente.
Osimhen? Sposta assolutamente gli equilibri. Lo ritengo un calciatore che ha faticato all’inizio, ma tutti i giocatori provenienti dall’estero hanno avuto difficoltà in Serie A nei primi tempi. Ad oggi Victor è un animale pazzesco lì davanti, è uno che può cambiarti la storia di una partita da un momento all’altro. I complimenti poi vanno anche a De Laurentiis che non ha speso un patrimonio negli anni ma ha costruito una grande squadra. Inoltre il presidente ha sempre avuto grandi eccellenze sulla panchina come Sarri, Ancelotti e ora Spalletti. Complimenti anche per l'acquisto di Anguissa. Hanno pescato questo centrocampista poco conosciuto che però ha grandissima prospettiva".
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