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interviste

Zola: “Ecco la differenza tra Kvara e Leao. Garcia? Gli allenatori sono soli”

Kvara
Le parole dell'ex calciatore del Napoli sulla situazione in casa azzurra
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Gianfranco Zola, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui si è soffermato anche sul Napoli e sulla sfida col Milan.

Zola sul Napoli e sulla sfida col Milan

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A proposito di estro, nello stadio di Maradona si sfideranno Leao e Kvaratskhelia. 

"Saranno senz’altro l’ago della bilancia con i loro strappi, gli unici in grado di generare quel lampo per cambiare la partita. Li trovo molto simili, con la differenza che Rafa è più bravo in campo aperto e il georgiano invece se la sa cavare bene anche nello stretto. Un tridente con entrambi sarebbe da sogno". 


Napoli-Milan è ancora un duello per lo scudetto? 

"Assolutamente sì, le inserisco tra le quattro grandi candidate insieme a Inter e Juve, mentre Roma e Lazio sono un gradino più dietro". 

Se ne dovesse scegliere una su tutte? 

"L’Inter. Ha una rosa più profonda e ricca di qualità in ogni reparto, è in ottima forma e si esprime con buona continuità da mesi. Tuttavia, da anni è la favorita di inizio stagione...". 

Spesso ha detto che il numero 10 non esiste più. Guardando Leao e Kvara, non è che si è soltanto “allargato” il concetto? 

"Piuttosto direi che si è adattato. Il giocatore squisitamente tecnico sarà sempre una componente fondamentale del calcio. Dove può esprimersi invece è una variabile soggetta a squadra, allenatore e momento storico. Oggi i fuoriclasse si trovano sulle fasce, ai miei tempi, a parte Bruno Conti e altri rari casi, giocavano tutti nel mezzo, affinché fossero più incisivi". 

Al centro dell’attacco, proprio dove mancherà il cannoniere Osimhen. 

"È una perdita pesantissima per il Napoli, parliamo di uno dei migliori attaccanti al mondo. Ecco, lui è perfetto per il calcio attuale, interpretato con baricentri molto alti. Le sue doti atletiche e di finalizzatore lo rendono una macchina perfetta per aggredire gli avversari sulla profondità". 

Cosa deve fare un allenatore come Garcia per riprendersi il Napoli? 

"Mantenere l’equilibrio interiore e non è per niente facile. Rudi però è un professionista esperto, sa bene che situazioni simili fanno parte del mestiere. L’allenatore purtroppo è sempre un po’ più solo, rispetto ad altre figure". 

Che indicazioni si possono trarre dalle prime tre giornate di Champions? 

"L’Inter sta facendo molto bene, anche il Napoli può ritenersi soddisfatto. Lazio e Milan stanno faticando di più, ma i rossoneri hanno un girone davvero troppo complicato. Nel complesso ce la stiamo giocando, il movimento italiano è in crescita e stiamo mantenendo il trend. È un periodo incoraggiante". 

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