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interviste

Zoff sulle voci di Meret all’Inter: “Non credo che Sommer sia un secondo portiere”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A1 Station Radio è intervenuto l'ex CT della Nazionale ed ex portiere di Napoli e Juve

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Zoff, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana ed ex portiere di Napoli e Juve. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Il Napoli di Conte fa un’ottima fase difensiva. Gli avversari arrivano difficilmente al tiro: questo favorisce il portiere?

"Non direi che il Napoli sia particolarmente difensivo, mi sembra una squadra equilibrata. E i risultati danno ragione, come sempre. Conte, in conferenza stampa, ha fatto un discorso interessante: vincere non è mai facile. A Napoli, però, si parla di vittorie come se fosse una cosa scontata, ma non lo è. Le vittorie vanno costruite, e sono d’accordo con lui: per parlare di vittoria acquisita dovresti avere una squadra dieci volte superiore alle altre, cosa che non esiste. Per vincere bisogna lavorare duro".

Tuttavia, non crede che con un investimento di 150 milioni sul mercato e un ingaggio da 20 milioni lordi a stagione per Conte, le aspettative siano inevitabilmente alte?


"È chiaro che con investimenti di questo livello le aspettative si alzano, ma il calcio non è una scienza esatta. Non basta spendere per vincere, anche se sicuramente aiuta".

Conte ha annunciato turnover in Lazio-Napoli e ha detto di aspettarsi risposte da alcuni giocatori. Crede che questo significhi che chi non giocherà domani sia ormai fuori dal progetto?

"Non direi. Il Napoli ha una rosa ampia e deve gestire tutte le risorse al meglio. Il turnover serve proprio a questo, a mantenere tutti in condizione. È normale che ci siano rotazioni in partite meno decisive, ma la qualità della squadra rimane alta".

Una Lazio arrabbiata per la sconfitta contro il Parma, arrivata anche a causa di un errore arbitrale…

"Non voglio entrare troppo nel merito delle decisioni arbitrali. Purtroppo, vedo spesso rigori dati con leggerezza, e non parlo solo della Lazio. Il VAR è utile per fuorigioco o episodi eclatanti, ma se lo usi per ogni minimo contatto perdi il senso del calcio. A volte sono costretto a spegnere la TV perché non riconosco più questo sport come un gioco di contatto".

Col VAR, quindi, il calcio non è più uno sport di contatto?

"Se usi il VAR per ogni stupidaggine, allora sì, il contatto sparisce. Serve equilibrio. Dare rigori o cartellini con leggerezza rovina le partite. Il calcio deve restare un gioco, non diventare un processo continuo. È come punire un piccolo reato con una pena sproporzionata. Il rigore è pesante, bisogna usarlo con criterio. Mi dispiace sembrare antipatico quando parlo di questo tema, ma più di una volta mi è capitato di spegnere la tv in seguito a scelte strane del Var".

Tornando al campo, chi ha più bisogno della Coppa Italia in questo momento, tra Napoli e Lazio?

"Per entrambe è importante. Forse per il Napoli un po’ di più, vista la pressione che ha addosso. Però io ho sempre dato importanza a tutte le competizioni. Se pensi di trascurarne una per puntare su un’altra, rischi di non vincere niente". 

Si parla di un forte interesse dell’Inter per Alex Meret. Crede che sarebbe un affare per i nerazzurri?

"Meret è un portiere della Nazionale e ha grande valore. Però non credo che Sommer sia un secondo portiere, quindi non vedo un cambio imminente. Entrambi sono ottimi portieri".