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interviste

Zanini: “Il Napoli ha mancanze in un reparto, ma può andare in Champions”

Giovanni Montuori
Le parole dell'ex calciatore

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Zanini, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Come giudica la scelta del Napoli di assumere un tecnico già impegnato con la nazionale?

“Personalmente, reputo che quest’anno ci sia stata un po’ di confusione. Non discuto il valore dell’allenatore, ma quando cambi tecnico e ci sono dei problemi, scegli un tecnico che non può essere presente durante le soste. Può essere un azzardo e, se dovesse andare male, si potrebbe dire ‘te la sei voluta’…”

Neanche con il calciomercato si è riusciti a recuperare il terreno perso in estate…

“Ci sono stati diversi fattori che hanno contribuito ad una stagione sottotono. Tante volte si tratta proprio di un lavoro sbagliato, che inizia lo scorso anno. SI è arrivati a Calzona e mi auguro ci sia ancora tempo per recuperare una stagione che rischia di divenire davvero brutta”

Crede ancora che il Napoli possa conquistare il quinto, attualmente valido per una qualificazione in Champions?

“Credo che la possibilità ci sia. La mia paura è sempre quella di una squadra non focalizzata sull’immediato. Vedo Osimhen già predisposto per il prossimo anno, Kvaratskhelia contentissimo per la Georgia, l’allenatore che arriva dalla nazionale. Vedo tanti giocatori non focalizzati sul momento quando, però, servirebbe massima concentrazione”


Quando si parla di Atalanta si può pensare anche della capacità di Gasperini di esaltare le doti dei suoi centrocampisti offensivi. Qual è il segreto del Gasp?

“Se vedete Scamacca, che è una prima punta riconoscibile, non trova spazio. Gasperini gioca con attaccanti mobili che favoriscono lo spazio per gli inserimenti, non garantiscono punti di riferimento. I calciatori che arrivano da dietro sono difficilissimi da leggere. C’è una logica, anche sugli acquisti e i giocatori più funzionali al sistema del tecnico”

Perché Lindstorm non gioca mai?

“Quando è entrato, è riuscito a fare la sua parte. Tutti i giocatori hanno bisogno di fiducia, di continuità. Giocare a singhiozzo è difficilissimo, soprattutto in una squadra che non riesce ad esprimersi al meglio. Si sceglie di appoggiarsi ai soliti nei momenti di difficoltà, ma sarebbe stato utile anche provare qualcosa di diverso”

Il Napoli potrebbe ripartire proprio da Gasperini?

“Penso che il Napoli abbia bisogno di una svolta totale. Il grandissimo progetto dello scorso anno è ‘naufragato’. Si può pensare di ripartire da zero, anche se non è facile. Serve un percorso, una campagna acquisti. Un allenatore come Gasperini può essere utile agli azzurri. Tuttavia, sono dispiaciuto per quella che è stata la stagione dei partenopei. Lo scorso anno aspettavo di vedere le gare degli azzurri, mi divertivano”

In una stagione come questa, Koopmeiners avrebbe fatto la differenza o anche lui avrebbe avuto difficoltà nel Napoli di oggi?

“E’ sempre difficile dirlo. È un calciatore funzionale ad un calcio moderno. Anche se un solo giocatore non può cambiare le dinamiche di squadra, sarebbe sempre meglio averlo uno come Koopmeiners”

Spalletti ha insistito con il 3-4-2-1 nelle amichevoli della scorsa settimana. I risultati sono stati positivi, anche se resta l’interrogativo del centravanti…

“Torniamo da questa tournée con lo stesso punto di domanda. Credo che Spalletti stia andando sull’usato sicuro. Tante squadre giocano a tre e sta seguendo anche la struttura dell’Inter. Per un torneo così ravvicinato credo cerchi giocatori pronti”

Raspadori può essere impiegato come prima punta nel sistema di gioco del Napoli?

“E’ il classico enigma del 4-3-3. È un giocatore che, però, vedrei bene nell’Atalanta, come calciatore di movimento. Nel Napoli ci sono due sterni che sono sempre molto larghi. Ultimamente, Kvara tende ad entrare molto più spesso, e c’è bisogno che qualcuno vada ad occupare l’area quando si cerca di portare via i difensori. Si può scegliere il 4-2-3-1, anche se è fondamentale il supporto dei centrocampisti”

Quanto è mancato Lozano in questa stagione?

“E’ un giocatore di strappo, che creava. Tuttavia, il Napoli è mancato in mezzo al campo. Ho visto la partita con l’Inter ed Anguissa mi è parso lucido. Lobotka è stato spesso sottotono, così come Zielinski, tenuto fuori per diversi motivi”


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