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interviste

Zaccone: “Non c’è spazio per l’ansia, abbiamo un tricolore stampato in petto”

Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto lo scrittore e blogger

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Maurizio Zaccone, scrittore e blogger, sui temi attuali in casa azzurra. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Zaccone

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"Al Napoli sono stati accostati tutti i difensori centrali disponibili (ride, ndr). Non c’è spazio per l’ansia, abbiamo un tricolore stampato in petto. Gli insegnamenti del passato devono servire per il futuro: siamo campioni d’Italia non per caso. Sicuramente ci sono cose da rifinire, ma a tempo debito, il calcio sta cambiando e l’ossatura c’è. Dobbiamo solo stare tranquilli. Situazione disabili? La FIGC ha emanato dei criteri normativi cui le società si devono attenere. Ha detto che bisogna rispettare il decreto normativo di 2 posti per disabili ogni 400 ed è stato messo nero su bianco. Il Comune si impegna, con le nostre sollecitazioni, in una serie di cose, tra cui dotare lo stadio di strumenti che possono aiutare i disabili. Il Comune continua a dire di avere 138 posti disponibili e che li allargherà a 275 a partire dall’inizio del campionato".

Sui posti per disabili allo stadio

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"Dov’è la mia perplessità? Partendo dai 138 posti, sono fasulli. 38 posti del settore ospiti non sono mai stati occupati. 56 posti nelle curve per i disabili in carrozza – e a Napoli non si fa distinzione tra gli invalidi, l’unico stadio d’Italia -, nonché i famosi posti di Napoli-Ajax, quel video vergogna. Il giorno dopo, il sindaco ha detto che avrebbe chiamato la società e il problema si è risolto senza mettere mai più in vendita quei biglietti perché non garantiscono la visibilità. Il Napoli non ha una responsabilità, il nostro è un invito umano. Quindi, alla fine, in effetti possono entrare in 44. Cosa promette il Comune per l’anno prossimo? Altri 120 posti nei distinti inferiori. L’unico impegno di spese è stato questi 300.000 euro spesi per gli 8 bagni chimici per permettere a 120 persone deambulanti di fare i propri bisogni. Nel resto d’Italia ognuno si regola come meglio crede, ma i dati che ho io sono inaccettabili. Il Napoli dedicasse un numero di telefono per le persone con disabilità".