Su Osimhen: "È fuori dal progetto del Napoli già dalla metà del campionato scorso. Una delle sciagure della passata stagione è stata la gestione del contratto del nigeriano che ha portato una spaccatura nello spogliatoio. Conte deve lavorare in prospettiva, non può complicare ulteriormente la situazione giocando due partite con Osimhen. Queste questioni riguardano anche le altre squadre, vedi la Juventus con gli esuberi che non riesce a cedere. Non è che fai giocare Osimhen a Verona e risolvi tutto, se poi si infortuna devi riprogrammare la cessione puntando al mercato di gennaio".
Su Conte: "La questione Folorusnho rientra nell’idea che la squadra e lo spogliatoio lo fa Conte. Se decide che un giocatore non è giusto per il suo progetto, è giusto accontentarlo. Tutto il mercato scorso è stato sconfessato? Proprio per questo non ci voleva Mazinga per capire che gli acquisti dell’anno scorso difficilmente sarebbero stati riconfermati. Ricostruire è sempre difficile, ma in questo senso Conte è un valore aggiunto a patto che gli acquisti individuati arrivino. Bisogna essere ottimisti perché il Napoli ha acquistato uno dei tre migliori allenatori al mondo, ma non bisogna fare voli pindarici perché si riparte dal decimo posto dell’anno scorso. Il Napoli s’inserisce insieme all’Atalanta al gruppo delle squadre che si può inserire per la Champions, poi se fa l’impresa tutti a battere le mani a Conte. Ma dire che il Napoli deve vincere lo scudetto è una forzatura".
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