00:18 min

interviste

Ventura: “Spalletti sa che le aspettative aumentano, vuole rassicurazioni tecniche”

Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto l'ex allenatore degli azzurri

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gian Piero Ventura, ex allenatore degli azzurri, sui temi attuali in casa Napoli. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Ventura

—  

“La Pec inviata da De Laurentiis a Spalletti? Anche io penso non possa essere questo il motivo di una eventuale rottura. Credo sia stato poco delicato esercitare questo diritto senza un confronto o una telefonata. Ma non credo sia questa la causa di una eventuale rottura. L’allenatore che ha appena vinto lo scudetto sà che le aspettative aumentano. È evidente che ci dovranno essere delle rassicurazioni soprattutto dal punto di vista tecnico. Mi auguro non ci sia nessun problema perché si andrebbe a smantellare quanto costruito col merito di tutti. Questo campionato verrà ricordato negli anni per come è avvenuto, per il distacco e per il tipo di festeggiamenti. Sarebbe un peccato andare a rompere tutto, ma nel calcio ci sono interessi economici di società, dirigenti, allenatori e giocatori soprattutto. Diventa obiettivamente difficile parlare se non sei all’interno e non conosci la situazione. Oggi sono tutti più professionali. Nel momento in cui uno non si riconosce più nella società o nel lavoro che fa o ritiene si sia chiuso un ciclo, è evidente che sia meglio lasciarlo andare. Quando per Immobile arrivò l’offerta del Borussia, dissi di lasciarlo andare. Se trattieni un calciatore o un allenatore senza più motivazioni ti dà poco o nulla. Io mi auguro che tutto continui con una programmazione feroce nel voler fare qualcosa di unico per Napoli". 

Sul futuro degli azzurri

—  

"Si diceva che Koulibaly, Insigne e Mertens fossero insostituibili, ma il calcio è completamente cambiato. La Premier offre tanti soldi per un giocatore ed è difficile rifiutare determinate offerte. Oggi tutta la vita non ci sta più nessuno in una squadra. Quando sono andati via i big dell’anno scorso c’era malumore, oggi di quei giocatori non parla più nessuno. La società è stata brava a trovare Kim e Kvaratskhelia e a capire il momento in cui bisognava cambiare aria nello spogliatoio. Sarebbe fantastico se in questa squadra venissero inseriti due/tre elementi per alzare l’asticella ed essere competitivi in Europa. Dopo la sosta il Napoli ha perso Osimhen, Simeone e Raspadori ed è andato a giocare un quarto di Champions League con Elmas punta centrale. Credo che il Napoli avrebbe potuto tranquillamente essere al posto dell’Inter in questa finale. Se a questa squadra metti due o tre elementi per aumentare il tasso qualitativo diventa straordinaria. Ad inizio campionato nessuno conosceva Kim e Kvaratskhelia. Dalla prima di campionato ci siamo dimenticati tutti, perché - chiude Ventura - siamo rimasti ammaliati dal modo di stare in campo e fare calcio”.