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interviste

Ventura: “Garcia è stato traumatico, bravo Mazzarri in un aspetto. Sul Cagliari…”

Alex Iozzi

A poche ore dal fischio d'inizio, l'ex ct azzurro si sofferma sulla sfida del Maradona

Gian Piero Ventura, ex commissario tecnico della Nazionale, è intervenuto ai microfoni de' Il Mattino alla vigilia della sfida di campionato tra Napoli e Cagliari.

Napoli, le parole di Ventura a Il Mattino

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Di seguito quanto dichiarato:

Ventura, si aspettava di vedere il Napoli così in ritardo?

"Non se lo aspettava nessuno dopo quello che era stato fatto lo scorso anno. Purtroppo è successo quello che nessuno pensava potesse succedere. È andato via Spalletti ed è arrivato Garcia che ha incontrato delle oggettive difficoltà, soprattutto per colpa sua. Il francese si è approcciato male nello spogliatoio. Tengo bene impressa la sua prima frase quando disse al gruppo: "Non mi interessa cosa avete fatto, ora facciamo il mio calcio". Una cosa a mio avviso assolutamente devastante in uno spogliatoio".

Adesso però c'è Mazzarri.

"Ed infatti la prima cosa che Walter ha detto è stata quella di avere a disposizione "la squadra più forte che ha mai allenato". Garcia è stato traumatico, l'altro rassicurante".

Ma i problemi non sono scomparsi del tutto.

"Riportare la serenità nello spogliatoio era il primo compito che aveva Mazzarri e lo ha fatto. Era importante, ma ovviamente non è sufficiente. È anche vero che finora non ha avuto il tempo per fare altro perché il Napoli sta giocando ogni tre giorni. Ma i primi tempi degli azzurri sono assolutamente positivi: si sono riviste la voglia di giocare e anche le giuste distanze".


Napoli-Cagliari, di fronte a Ranieri ci sono i campioni d'Italia.

"Per il Cagliari dire che sarà difficilissima vuol dire usare un eufemismo. Sarà anche vero che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato, ma parliamo di valori diversi in campo".

Il Napoli resta una corazzata, dunque?

"Ci mancherebbe altro. La squadra è la stessa e non si può certo pensare che la sola partenza di Kim abbia cancellato 16 punti in campionato (che sono quelli con cui gli azzurri hanno staccato la Lazio seconda in classifica l'anno scorso ndr). Era e resta fortissima perché ha giocatori straordinari come Osimhen, Kvaratskhelia e Lobotka, ma ha anche altri elementi importantissimi come Di Lorenzo, Anguissa, Zielinski, Mario Rui e tanti altri che restano grandi giocatori in un contesto impregnato di ferocia agonistica e disponibilità reciproca. E questo è quello che manca oggi al Napoli".

Riuscirà a ritrovare tutto questo?

"C'è da lavorare in questo senso. Ma credo che Walter sia in grado di farlo in tempi brevi. Però finora non ha avuto neppure una settimana tipo per provarci".


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