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interviste
(Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)
Enrico Vanzina, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico che non ha mai nascosto la passione per la Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino soffermandosi sul match contro il Napoli e il paragone fra Mourinho e Spalletti.
"Mourinho e Spalletti sullo stesso set? Sono personaggi solitari. Meglio dare a ognuno il proprio spazio. Mourinho Lo vedo come un personaggio del west. Perché arriva solitario per rimettere a posto le cose. Per restare sul tema western: non potrebbero fare Trinità insieme. Spalletti fa meno spettacolo di Mourinho. Lo vedrei bene più in un qualcosa di drammatico. È uno strano personaggio perché ha anche dei piccoli drammi interni che non tira fuori. Si concede meno al pubblico pur essendo molto intelligente come Mou. Anche quando drammatizzano lo fanno in maniera intelligente. Non sbottano per sbottare, ma per mandare dei messaggi. Tutto quello che fanno o dicono è pensato. Conosco bene le regole. Sembrano spontanei, ma sotto sotto è tutto preparato. Questo ovviamente li rende molto simpatici, ma se vai a vedere attentamente non sono mai in preda al panico o all'entusiasmo. Insomma: sono due attori prima ancora che due allenatori".
"Spalletti l'ho conosciuto poco, perché salvo casi eccezionali non ho mai avuto rapporti personali con gli allenatori della Roma. Cerco di essere distante. A Roma ha fatto un ottimo lavoro e siamo stati lì lì per vincere. Se proprio dobbiamo dirlo: ti illudeva ma questo scudetto non arrivava mai. E poi ho vissuto con dolore la vicenda con Totti. Per lui venire a Roma è sempre un problema perché c'è un agrodolce che lo lega a quello stadio e sarà molto emozionato. Lo stesso discorso che vale per Mou contro l'Inter. Il punto debole di Spalletti credo sia la gestione della personalità dei grandi giocatori. Quando lo tocchi lì viene fuori un altro Spalletti. Forse più autentico, ma sicuramente meno artefatto".
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