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interviste
ROME, ITALY - OCTOBER 31: Torino head coach Paolo Vanoli looks on during the Serie A match between AS Roma and Torino at Stadio Olimpico on October 31, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Andrea D’Amico, consulente di Paolo Vanoli ed agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, su Kiss Kiss Napoli.
“Torino-Napoli è una partita importante per entrambe, ma lo sono tutte perché sappiamo bene che se vuoi concludere bene la stagione devi viverle al massimo tutte. Il Napoli di oggi non è quello visto a Verona, di conseguenza ogni gara va affrontata col giusto spirito. Vanoli sta preparando la gara con grandissimo impegno. Vanoli è molto bravo, ma adesso non è il momento della polemica, bisogna far di necessità virtù. Lui ha fatto una grande esperienza all’Inter con Conte, ha vinto in Russia, è tornato in Italia riportando il Venezia in A ed ora è concentratissimo sul Torino. La grandezza di Vanoli è che è un perfezionista, pretende sempre il massimo da tutto il materiale che ha a disposizione. Ogni partita, per lui, è molto stimolante, soprattutto perché è consapevole che è il primo anno da allenatore di A. Vive ogni allenamento con la massima dedizione, ma in campo vanno i calciatori che devono autoresponsabilizzarsi. E’ importante che oggi le squadre non abbiano più la genetica italiana, è molto più importante lo spirito di gruppo e non quello individuale.
Calciatori che potranno liberarsi a zero senza dare alcun indennizzo alle società? E’ così, ma va fatto un discorso. Per i giocatori cittadini europea c’è stata la sentenza Bosman, poi si è arrivati alla libera circolazione degli europei in ogni squadra. Poi è arrivato l’articolo 17 per rescindere unilateralmente il contratto ai giocatori e la FIFA ha previsto un indennizzo al club che si calcolava su quanto restava di salario alla fine del contratto. Poi c’è stata una lunga diatriba legale di Diarra che ha sancito che è libero il trasferimento dei cittadini in Europa e l’articolo 17 era non in regola per il diritto comunitario. La conseguenza è che un giocatore può rescindere il contratto autonomamente e può trasferirsi in un’altra squadra anche senza alcun pagamento di indennizzo, a meno che non ci sia una clausola penale in caso di rescissione. Questo è il futuro, altrimenti ci saranno squadre che compreranno cartellini dei giocatori e dopo un anno si vedono il giocatore che vuole andar via e ci sarebbe un danno patrimoniale importante. Con i contratti in essere, se on c’è la clausola, prevarrà il diritto comunitario, quindi un giocatore può rescindere e andar via. Bisognerebbe mettere sempre una clausola di salvaguardia nell’ipotesi che il giocatore voglia andar via”.
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