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interviste

Ulivieri: “Scudetto meritato per il Napoli, un fattore è stato determinante”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A 1 Station Radio è intervenuto l'ex allenatore del Napoli, soffermandosi sul terzo scudetto degli azzurri

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente Assoallenatori ed ex allenatore del Napoli, soffermandosi sul terzo scudetto azzurro.

Ulivieri sullo scudetto del Napoli

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"Sono contento per il Napoli ma credo che l’impresa vada ridimensionata se la si vuole vedere dal giusto punto di vista. L’annata del Napoli ha visto la fortuna giocare un ruolo determinante, più fortunati di così non si poteva essere. La fortuna di indovinare tutti i calciatori della rosa, di continuare con Spalletti che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere grande allenatore e di avere un grande pubblico. La fortuna anche di giovare di una grande società. Scudetto meritato, naturalmente, perché la fortuna aiuta gli audaci. Coppe europee? Si tratta di vera gloria, non certo vana. Se pensiamo al valore di City e Real, ed alle risorse economiche delle nostre squadre comprendiamo la giusta dimensione del merito delle italiane. È l’emblema dell’arte di arrangiarsi, riscoperta dalle nostre squadre nel momento di difficoltà. Si è presa una buona strada e bisogna continuare".

Su Spalletti

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Spalletti? Credo che voli. È umano, ed è anche bello. Si è detto tanto degli insuccessi di Luciano, dei suoi trofei, ma la stima e le capacità del tecnico azzurro non avevano bisogno di collezionare vittorie per dimostrare le proprie qualità. D’altronde, già allo Zenit aveva vinto due campionati, ed a Roma e Milano non era certo nelle condizioni di poter raggiungere simili traguardi. Quest’anno ha fatto un’opera d’arte. Lasciare da vincitore? Mai. È un giudizio personale, ma fossi in lui non me la sentirei. Soprattutto dopo le gioie di quest’anno. Credo che anche Spalletti, in fondo, condivida questo pensiero. Mourinho felice di essere diverso da me? È una delle poche cose con cui sono d’accordo con lui. Sono contento di essere di una pasta diversa da Mourinho! È doveroso chiarire che con il portoghese non ho nessun dissapore. D’altronde mi ero anche complimentato con lui per quanto fatto in occasione della sfida contro la Sampdoria”.