Runjaic? L’Udinese ha fatto una scelta forte decidendo di affidarsi ad un allenatore che non conosceva il calcio italiano, scelta coraggiosa, ha dato una svolta anche filosofica importante. I precedenti allenatori erano più per così dire “catenaccio e contropiede”: oggi invece c’è un tecnico che ha un’idea più propositiva, più evoluto come si dice adesso, anche se la definizione non mi piace. Il pressing comincia con gli attaccanti, cerca di tenere un baricentro alto, chiaro che fare un cambiamento del genere richiede tempo.
I nuovi si stanno ambientando, chi veniva dal ciclo vecchio ha dovuto imparare una serie di concetti nuovi, vedere Bijol, che oggi deve fare in qualche caso il regista difensivo. L’Udinese ha espresso il meglio a inizio stagione, quando magari la testa era un po’ più libera“.
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