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interviste
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
A Radio Punto Nuovo è intervenuto Carlo Alemi, magistrato ed ex presidente del Tribunale di Napoli, soffermandosi sul caso Juve.
"Non c'è da illudersi, lo sporco c'è stato sempre ed è difficile che possa diradarsi nel calcio moderno. Di quello che è venuto fuori con la Juventus non mi meraviglio più di tanto. Dobbiamo dimenticarci che possa essere tutto in regola, dal punto di vista dall'etica sportiva. La Juventus ora rischia tutto e rischia niente. In teoria rischia anche la retrocessione, ma è tutto da vedere. Dopo Calciopoli tutti credevamo di non veder più questioni simili? Non sono mai stato ottimista in tal senso. Dove ci sono grosse cifre di danaro, ci saranno sempre manovre sporche e poco lecite. Dobbiamo rassegnarci, lo sport non è più etica e competizione, ormai è business e affari. Sicuramente mi aspetto il coinvolgimento di altri club e da tifoso del Napoli lo dico con convinzione: non sarà stata soltanto la Juventus a prestarsi a questi gioco. Come fare pulizia nel calcio moderno? Abodi ha ragione nel dire che serve fare pulizia, ma capire come farla è molto più complesso. Bisognerebbe attuare una via che non preveda pietà. Le pene devono essere efficaci. Nessuna amnesia o patteggiamento, chi sbaglia deve sapere che ci sono sanzioni certe e pesanti. L'augurio di tutti è che queste vicende non si abbattano sulle vicende di campo. Questa Serie A si sta dimostrando avvincente e nessuno vorrebbe vedere inquinati i rendimenti sportivi delle varie squadre da tutto quello che sta succedendo al di fuori".
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