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interviste
Foto ANSA
Lo voleva Spalletti, lo voleva Totti, lo volevano gli amanti del pallone: il tecnico toscano e la bandiera giallorossa hanno finalmente fatto pace. Un abbraccio sentito quello datosi in occasione della visita all'ospedale Bambino Gesù di Roma, fatta per incontrare i piccoli pazienti della struttura.
Il CT della Nazionale ha sottolineato la bellezza di tale momento con le parole seguenti rilasciate ai microfoni di Sky Sport:
"Non poteva esserci occasione migliore per ritrovarci. Se questo momento lo doniamo a qualcuno è ancora meglio: le cose non le dobbiamo fare per noi, ma per gli altri. C’erano moltissime persone che avevano piacere di questa riappacificazione, anche se sotto sotto non avevamo mai litigato, anzi ci siamo sempre stimati. E in un’epoca di conflitti, nella quale noi grandi tendiamo a litigare spesso, trovarsi qui ad abbracciarci donandolo ai bambini, attraverso i loro occhi può essere un messaggio per un futuro sempre migliore".
A rendere ancor più giustizia alle affermazioni dell'ex Napoli ci ha pensato lo storico fuoriclasse della capitale:
"L’abbraccio con Spalletti è secondario. Questa è una giornata speciale soprattutto per i bambini che siamo venuti a trovare. Abbiamo avuto questa giornata a disposizione e siamo riusciti a riconciliare un po’ tutto. Perciò, l’abbraccio è soprattutto per i bambini, che è molto più importante. Cosa ci siamo detti? Niente, perché avendo un rapporto che è sempre andato oltre al calcio, fra noi basta un semplice sguardo, ed è tutto racchiuso in un abbraccio".
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