02:21 min

interviste

Trotta: “Il Napoli rende difficile ogni partita per un motivo. Attenzione al Torino”

Francesco Giovinazzo
Le parole dell'allenatore ed ex calciatore azzurro

Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante Tutti al Var, format in onda ogni giovedì su Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Trotta: "Il Napoli rende difficile ogni partita per un motivo"

—  

"Kean è stato sempre un giocatore importante ma doveva trovare l'ambiente e l'allenatore giusto: Palladino lo è. Va spronato nella giusta maniera, in passato ha pagato atteggiamenti sbagliati ma ora è fortissimo e lo sta dimostrando. La Fiorentina ha creato una squadra forte e importante. Scudetto? Non so ma per me resterà in alto fino alla fine, Commisso ha promesso investimenti a gennaio.

Come deve rispondere un allenatore con episodi a favore o sfavore? L'adrenalina non deve superare l'esperienza per certi livelli. Un commento o una lamentela ci possono stare ma gli episodi alla fine si bilanciano. Chiaramente non è semplice valutare sul momento ma il VAR dà un apporto per valutare più sereni. Bisogna stare più tranquilli, non ci sono discorsi fatti a tavolino, solo che il VAR dev'essere chiarito nel protocollo.

Hummels sbaglia in Napoli-Roma: è davanti a Lukaku, non è in condizione perché ha giocato pochissimo è ci può stare. Avevo pensato a una sconfitta solo di misura per la Roma e così è stato. Con il Napoli poi fai fatica perché sembra che addormenti la partita e poi, al momento opportuno, va a segnare. La Roma si deve ritrovare sotto tutti i punti di vista, credo che Ranieri sia la persona giusta. I moduli lasciano il tempo che trovano, bisogna rigenerarsi a livello mentale. Domenica ha una gara difficilissima.


Fiorentina? L'allenatore fa la differenza. C'è stata una ricostruzione, ci ha lavorato molto. Inzaghi sotto pressione? Per me no, è abituato. Ha la rosa in mano: mai una polemica o una critica. Però Palladino sta facendo qualcosa di incredibile. Alla Lazio, Inzaghi era il Palladino che oggi è alla Fiorentina.

Juventus imbattuta? Anni fa, nel campionato 2004/2005, l'Inter vinse 18 partite e ne perse solo 2 ma ne pareggiò 18. Mancini fu nominato dalla stampa "Mr. X" e l'Inter, pur avendo perso così poco, finì terza. Poi abbiamo visto che le cose sono cambiate ma il succo del discorso è che la Juventus deve pareggiare meno partite"