Avete mai pensato ad Italiano come allenatore?
"Abbiamo seguito Vanoli come allenatore per un bel po' di tempo. Vagnati ha visto molte sue partite. Era il profilo che cercavamo da tempo: dopo la certa partenza di Juric, dovevamo cautelarci. Italiano è bravo, lo conosco bene".
Che differenze ci sono con gli altri campionati?
"Siamo indietro rispetto al calcio inglese e spagnolo, che dodici anni fa erano al nostro livello. Hanno fatto scelte migliori, hanno venduto intelligentemente i diritti del campionato all'estero, hanno avuto idee intelligenti dalla lega. Volevo portare il capo della lega spagnola Sabas, ma non me lo hanno permesso. Da questo punto di vista abbiamo perso terreno rispetto al 2012. Adesso dobbiamo lavorare bene con i giovani e lo scouting, ma ci sono molte nazionali con giocatori che vanno a giocare all'estero. Dovremmo migliorare le strutture, ma non solo. Ci sono società che vorrebbero costruire uno stadio, ma non hanno il permesso. Stiamo costruendo un centro sportivo per i giovani, ma abbiamo dovuto aspettare molto tempo. Qualora facessimo l'U23, potrebbe essere utilizzato anche per loro. Oltre a questo, abbiamo anche il Filadelfia, inaugurato nel 2017. Sono contento che sia rinato. Di natura sono ottimista, essendo imprenditore lo devo essere".
Come giudica l'operato di Spalletti agli Europei?
"Ho stimato molto Spalletti, ma sinceramente quest'anno mi aspettavo molto di più. Purtroppo, mi rendo conto che l'allenatore ha una mentalità diversa da quella di un selezionatore. Avrebbe potuto gestire le cose in modo diverso, spero possa trarre insegnamento dall'esperienza per il futuro. Ripartirà dai suoi errori".
Sentite di poter arrivare in Europa?
"Secondo me, ad oggi, la priorità è quella di costruire una squadra velocemente, partire bene, possibilmente, e poi fare un buon campionato. È presto adesso. Il nostro primo obiettivo è il mercato per costruire la squadra. Ammiro sempre l'Atalanta, che dice sempre di dover fare prima 40 punti. Hanno l'atteggiamento giusto. Dobbiamo fare le cose bene, per tempo, senza esaltarci, passo dopo passo".
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