Come sta preparando la sfida di martedì al Psv, Motta?
"Nelle prime tre di campionato si è parlato di una Juve imperiosa e che possa competere per lo Scudetto, adesso ci troviamo di fronte al primo crocevia: Empoli, Psv e Napoli in una settimana. I bianconeri devono essere valutati in questi periodi, non nei momenti di calma. Motta sta mescolando le carte e vedremo se avrà avuto la lucidità di capire quali siano i calciatori più in forma. Molto meticoloso nella parte tattica, sulla lunga sceglierà i suoi titolarissimi a differenza di come faceva a Bologna. La Champions League è un appuntamento chiave, c'è bisogno di fare bella figura dopo anni di assenza"
Quali sono le differenze, in campo e fuori, della gestione Motta rispetto a quella Allegri?
"Allegri aveva dei concetti extracampo che esprimeva anche di fronte ai microfoni. Ha avuto confronti accesi con i giornalisti per questo motivo. Motta è più ermetico, ma non potrà cavarsela sempre dicendo che Tizio o Caio siano grandi calciatori. Sulla lunga dovrà spiegare perché esclude alcuni calciatori, visti anche gli investimenti fatti. Non c'è dubbio che la rosa attuale sia più forte di quella dell'anno scorso, ma si è fatto un all-in su Vlahovic, manca il suo sostituto che non può essere Milik perché troppo fragile. Gli scontenti come Danilo potrebbero chiedere di andare via"
Qual è l'obiettivo stagionale della Juventus?
"Vincere un trofeo e fare bene in Champions League, perché la vetrina è appetitosa anche dal punto di vista economico, pur sapendo che ci sono squadre più attrezzate e partono in vantaggio. Con Thiago Motta l'obiettivo è quello di vincere un trofeo all'anno ed alzare l'asticella in Champions"
© RIPRODUZIONE RISERVATA