Qual è il valore di Osimhen?
“Non voglio insegnare niente a nessuno. Io penso che è meglio venderlo a qualcosina in meno, piuttosto che tenerlo scontento a casa, e ti è costato tantissimo di stipendio. Meglio darlo, e andare avanti, perché certe storie finiscono e si può ripartire”.
Per quanto riguarda il mercato italiano, qual è stato il vero colpo?
“Buongiorno sicuramente: è un giovane che però ha già dimostrato il suo vero valore e le potenzialità che può esprimere. Fra le squadre, la Juventus ha fatto molto bene: quando cambi tanto, ma rimani ad un livello alto, vuol dire che hai lavorato bene e puoi mantenere una tradizione vincente. Anche l’Inter ha lavorato bene ma Marotta ha fatto operazioni diverse: ha cambiato poco, ha migliorato ancora, ed ha puntato sulla continuità. Sono i due mercati migliori”.
Quale sarà la campionessa della C?
“Presto per dirlo, ma ho l’impressione che ci sia un po’ più di equilibrio. Non vedo una squadra che stravince ma vedo cinque sei squadre dal profilo alto che possono esprimere ottimo calcio. La storia dice, poi, che possono esserci delle performance inaspettate. La C ha questa caratteristica”.
L’Inter è ancora la squadra favorita?
“Inter e Juve hanno qualcosa in più, il Napoli può essere il terzo incomodo. Nel Milan c’è confusione, e va’ risolta presto. Le altre, sono tutte un passo indietro”.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Conte a proposito del mercato bloccato dalla mancata cessione di Osimhen?
“Conte ha ragione: la mancata cessione di Osimhen ha condizionato il mercato del Napoli in tutti i settori. Se hai un’operazione di cento milioni fermi, è un problema. Sono operazioni talmente rilevanti per il budget di un’azienda che non puoi non tenere conto dell’esito”.
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