Questa sofferenza, anche dopo il gol, è un sintomo di provincialismo?
“No, non direi. Ieri il Venezia ha giocato con un atteggiamento molto simile a quello di tante altre squadre più piccole: cercano di restare sullo 0-0 fino a quando è possibile, rischiando di concedere occasioni solo su calci da fermo o su errori isolati. Queste squadre tendono a difendersi in maniera organizzata, come ha fatto ieri il Venezia, grazie anche a un allenatore capace come Di Francesco. È vero, sul 2-0 sarebbe più semplice gestire, ma dobbiamo riconoscere che il portiere avversario si è superato in diverse occasioni.” Il Napoli e l’Inter sembrano soffrire più dell’Atalanta, che a volte vince in scioltezza. Pensa sia una questione di condizione fisica? “Secondo me è una questione di atteggiamento degli avversari. Contro l’Atalanta molte squadre si aprono di più, mentre contro Napoli e Inter tendono a chiudersi. Ad esempio, ieri il Venezia si è difeso in modo molto compatto, ma senza rinunciare a pressare in maniera intelligente. Non è più come una volta, quando le squadre si chiudevano in area aspettando che l’avversario trovasse il gol. Oggi c’è maggiore organizzazione anche nelle difese più basse, ed è proprio questo che rende certe partite più complicate.”
Tornando alla partita di ieri, non crede che manchi qualcosa nella fase realizzativa del Napoli?
“Sì, forse manca un po’ di incisività davanti. Per esempio, Lukaku ieri ha fatto tanto, ma non è riuscito a segnare nonostante abbia avuto diverse occasioni. C’è da dire che anche Stankovic ha fatto parate importanti. Penso che la squadra debba ancora registrare qualcosa in fase offensiva, ma il potenziale c’è tutto. Sono fiducioso che, quando Napoli e Inter saranno al top della condizione, ci sarà davvero da divertirsi. Per quanto riguarda i singoli, direi che in difesa Di Lorenzo e Rrahmani sono stati impeccabili. Lukaku ha fatto una buona partita, ma manca ancora il contributo di qualche altro giocatore. Anche Kvaratskhelia non è il giocatore esplosivo che conosciamo: forse è una questione mentale, forse fisica, forse sta incidendo la questione contrattuale o, forse ancora, non è il giocatore visto nell’anno dello Scudetto. Infine, forse ha semplicemente bisogno di ritrovare fiducia. In ogni caso, lui è fondamentale per il Napoli, e mi aspetto che torni presto ai suoi livelli. Una cosa è certa: con Kvara e Lukaku al top, il Napoli avrebbe lo Scudetto garantito.”
Concludendo, possiamo dire che il Napoli stia vivendo un piccolo miracolo sportivo?
“Assolutamente sì. Pensiamo a come si era messa la scorsa stagione: il Napoli primo in classifica, con Conte in panchina, è qualcosa che pochi avrebbero potuto immaginare. De Laurentiis è stato lungimirante, e i risultati gli stanno dando ragione. Speriamo che questa stagione si concluda con un altro grande successo.”
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