Qual è la ratio di questo scambio secondo lei?“Era lecito per Caprile cercare maggiore spazio, evidentemente ha dato qualche calcetto alla società per far capire a chi doveva decidere che aveva bisogno di giocare. Caprile è giovane, Meret ha un’esperienza diversa e i due al momento non sono neanche paragonibili. Lo dissi già in un’intervista a luglio: per me Caprile secondo di Meret era una scelta errata perché a quell’età bisogna assolutamente giocare. E poi conosciamo Conte: quando avrebbe giocato Caprile? Fui attaccato all’epoca perché la massa dei tifosi, ma anche di giornalisti e opinionisti, diceva che così Meret aveva una buona alternativa. Ma chi lo diceva, secondo me, non aveva capito una mazza perché Meret è due categorie superiori”.
Scelta giusta per Caprile?“Sì perché Caprile poteva fare solo ed esclusivamente il dodicesimo al Napoli, non è un portiere da Napoli. Quando ha giocato, non ha dato tutta quella sicurezza. Ma quando sbagliava Caprile nessuno lo sottolineava, neanche gli accaniti denigratori di Meret, anzi a maggior ragione loro perché dovevano difendere Caprile. C’è qualche giornalista che denigrava Meret e adesso non lo sento più, mi faceva”.
Scelta giusta anche per Scuffet?“Credo di sì perché è vero che va a fare il secondo portiere, ma va a collezionare del vissuto in uno dei top club europei. E non è poco. In più mettiamoci che in quel top club europeo c’è anche un suo amico come Meret, direi proprio che ha fatto bene. Tra i due ci sarà una sana competizione, sicuramente sana perché sono amici”.
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