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interviste

Tarallo: “Caprile non è un portiere da Napoli, non ho visto una cosa quando giocava”

Luciano Tarallo
Le dure parole dell'ex preparatore dei portieri del Napoli sull'ormai ex vice di Meret
Giovanni Montuori

Nel corso della trasmissione ‘Bordocampo – II Tempo’, in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Luciano Tarallo, ex preparatore dei portieri del Napoli:

“Lo scambio Caprile-Scuffet mi piace moltissimo, da tifoso del Napoli ma anche da tecnico. Il Napoli migliora sotto l’aspetto tecnico nella posizione del secondo portiere. Scuffet è più in forma, più preparato e ha più doti tecniche rispetto a Caprile. E ha più vissuto. Scuffet e Meret lavoravano insieme all’Udinese, uno è ’96 e l’altro è ’97, studiavano insieme il ruolo all’Udinese. Tra loro c’è un rapporto molto amichevole. Si diceva che l’Udinese avesse l’oro tra i pali, perché oltre a questi due c’era anche Vicario”.


Qual è la ratio di questo scambio secondo lei?“Era lecito per Caprile cercare maggiore spazio, evidentemente ha dato qualche calcetto alla società per far capire a chi doveva decidere che aveva bisogno di giocare. Caprile è giovane, Meret ha un’esperienza diversa e i due al momento non sono neanche paragonibili. Lo dissi già in un’intervista a luglio: per me Caprile secondo di Meret era una scelta errata perché a quell’età bisogna assolutamente giocare. E poi conosciamo Conte: quando avrebbe giocato Caprile? Fui attaccato all’epoca perché la massa dei tifosi, ma anche di giornalisti e opinionisti, diceva che così Meret aveva una buona alternativa. Ma chi lo diceva, secondo me, non aveva capito una mazza perché Meret è due categorie superiori”.

Scelta giusta per Caprile?“Sì perché Caprile poteva fare solo ed esclusivamente il dodicesimo al Napoli, non è un portiere da Napoli. Quando ha giocato, non ha dato tutta quella sicurezza. Ma quando sbagliava Caprile nessuno lo sottolineava, neanche gli accaniti denigratori di Meret, anzi a maggior ragione loro perché dovevano difendere Caprile. C’è qualche giornalista che denigrava Meret e adesso non lo sento più, mi faceva”.

Scelta giusta anche per Scuffet?“Credo di sì perché è vero che va a fare il secondo portiere, ma va a collezionare del vissuto in uno dei top club europei. E non è poco. In più mettiamoci che in quel top club europeo c’è anche un suo amico come Meret, direi proprio che ha fatto bene. Tra i due ci sarà una sana competizione, sicuramente sana perché sono amici”.

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