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Tacconi: “Ho vinto la partita più difficile della mia vita, voglio dare speranza”

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Le toccanti dichiarazioni dell'ex portiere della Juventus
Bruno Stampa

Stefano Tacconi, noto ex portiere della Juventus, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in cui si sofferma sul suo libro L'arte di parare, un'autobiografia in cui ripercorre ovviamente i duri tempi della riabilitazione in seguito al terribile aneurisma che lo aveva colpito il 23 aprile 2022.

Tacconi sull’aneurisma: «Avrei preferito trovarmi in porta con Maradona davanti e 80 mila napoletani che mi urlano cornuto»

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Lei scrive, «avrei preferito trovarmi in porta, con Maradona davanti e 80 mila napoletani che mi urlano cornuto, e perdere un’altra volta, piuttosto che crollare come è successo nell’aprile 2022»…


«Lì ero io a decidere, qui non ho deciso io, purtroppo». 

 C’è un parallelo tra il parare i tiri degli avversari e parare i colpi quando la malattia ha provato ad abbatterla? 

«No, è sempre il solito Tacconi che para tutto, però l’aneurisma è stato l’avversario peggiore che abbia mai affrontato».

Questo libro è diviso metaforicamente in due tempi. Esiste un terzo tempo?

«Spero proprio di no per quanto riguarda la malattia, per la mia vita voglio un terzo tempo perché ho ancora dei sogni da realizzare.

Paragonando la malattia con una metafora calcistica, è stato un rigore, una punizione a giro, un autogol?

«È stata una partita con supplementari e rigori, però ho vinto io».