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VERONA, ITALY - MAY 03: Head coach of Udinese Andrea Stramaccioni looks on during the Serie A match between Hellas Verona FC and Udinese Calcio at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on May 3, 2015 in Verona, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuta la voce tecnica di DAZN Andrea Stramaccioni. Di seguito le sue parole:
«Il Napoli ha costruito il suo primo posto che è stato sorpassato momentaneamente su delle chiavi, la prima è stata quella di essere tornata squadra e in maniera solida ed è stato raggiunto grazie al lavoro di Antonio Conte. La svolta è stata la partita all’Allianz Stadium contro la Juventus dove il Napoli è passato dalla difesa a tre alla difesa a quattro da cui ha dato continuità a questo sistema di gioco. Il Napoli in alcuni momenti ti dà la sensazione che ha maggiori difficoltà a costruire palle gol con continuità. L’idea è che il Napoli sia una squadra solida che costruisce palle gol con meno continuità. Antonio Conte ha speso il 90% della sua carriera con la difesa a tre e con delle codificazioni difensive basate su delle combinazioni con gli attaccanti. A Napoli ha avuto una struttura tecnica che ricorda i tempi in cui è approdato al Chelsea. Io sono convinto che Conte abbia ponderato e deciso che l’abito su misura del Napoli sia questo modulo attuale. Altrimenti perché non avrebbe potuto giocare con il 3-5-2?
Il Napoli deve avere fiducia nel suo condottiero. Sono sicuro che Conte insisterà su questo sistema di gioco perché è convinto che saranno le basi migliori per costruire il campionato del Napoli. Io non penso che il 4-3-3 sia una soluzione di emergenza. Conte ha scelto l’abito su misura più adatto alle caratteristiche della sua squadra e della rosa a disposizione. Capisco l’opinione del tifoso ma i progetti calcistici si costruiscono mettendo mattone dopo mattone. È difficile che un allenatore possa avere subito una macchina perfetta che funziona subito. Il progetto del Napoli è un lavoro di qualità preparatorio del Napoli vincente che ha in testa Antonio Conte e il Presidente Aurelio De Laurentiis. Si può fare addirittura un parallelismo con la situazione di Thiago Motta poiché anche la Juventus ai miei occhi è in ricerca di un prodotto e di una direzione ben precisa. Il baricentro del Napoli, cioè l’altezza media della squadra in campo, nelle prime partite del campionato è stato un po’ basso. Il progetto del Napoli è all’anno uno. Il baricentro si è abbassato troppo anche nei momenti di gestione del vantaggio del Napoli. Antonio Conte su questo sicuramente sta lavorando. Il Napoli ha avuto una battuta d’arresto nelle due partite contro la Lazio, ma sono due sconfitte diverse. Riprendere a correre è l’unica medicina possibile».
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