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interviste

D’Arrigo esalta Spalletti: “Ha trasmesso la sua cultura calcistica agli azzurri”

Raffaele Troiano

Le dichiarazioni di Francesco D'Arrigo ai microfoni di Radio CRC

Francesco D’Arrigo, allenatore, ha parlato oggi ai microfoni di Radio CRC, durante la trasmissione Si Gonfia La Rete, dove ha esaltato il lavoro di Luciano Spalletti al Napoli. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.

D'Arrigo: "Napoli? Spalletti ha dei meriti enormi, vi spiego perché"

Di seguito le dichiarazioni di Francesco D’Arrigo ai microfoni di Radio CRC:

"Gli allenatori? Forse c’è questa necessità che vadano oltre le semplici conoscenze di natura tecnico-tattica. Con il mio libro volevo far capire agli allenatori perché non fare determinate forme di allenamento. Il Napoli? Spalletti ha dei meriti enormi perché a prescindere dalla lettura della partita e da quello che può fare. Il suo grosso merito è quello di aver portato avanti una metodologia di lavoro in allenamento che è molto colta. Ha aumentato la propria cultura calcistica ed è stato bravissimo a trasmetterla ai giocatori, basta vedere come si sviluppa il gioco del Napoli. La cultura è ciò che collega le conoscenze con la fertilità mentale, spesso vediamo degli allenatori che conoscono delle cose ma non sono in grado di utilizzare la propria creatività per mettere in campo quello che sanno, oppure succede il contrario. Spalletti ha stimolato fortemente la sua creatività. D’altronde quando dice che non esiste giocare tra le linee, ma tra gli avversari, enuncia una cosa importante.

Questa Serie A ha dei valori differenti rispetto a qualche anno fa, questa è la dimostrazione che negli allenatori creativi c’è la voglia di mettersi in discussione. Zielinski? Io credo molto al lavoro sul campo e Spalletti è riuscito a far interagire bene tutti i nuovi giocatori per creare un modello di gioco estremamente evoluto. Penso sia per questo che Zielinski è cresciuto notevolmente. Ci sono degli esempi classici di giocatori molto bravi che in alcune squadre diventano meno bravi ed in altre bravissimi. Giuntoli, il presidente e la società hanno fatto delle operazioni meravigliose. La tendenza e l’evoluzione nel calcio moderno è quella di un po’ un ritorno al passato, annullando quasi del tutto gli schemi e portando i giocatori a vincere i duelli individuali. Si sta andando sempre più verso un calcio fatto di uno contro uno. Podio degli allenatori in Serie A? Senza ombra di dubbio Spalletti, Pioli e Gasperini, li mettiamo tutti e tre lì. Napoli, Milan e Atalanta mi divertono. La Lazio? Non mi entusiasma molto".