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Spalletti in conferenza: “Stiamo lavorando con impegno. Ecco che partita mi aspetto”

Alex Iozzi
Un'ampia analisi dell'incontro con Israele: conduce il commissario tecnico tricolore

Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, ha tenuto la consueta conferenza stampa pre partita alla vigilia della sfida con Israele, gara valevole per la 4ª giornata del Girone 2 della "Lega A" di Nations League: "Emozioni da Udine? Territorio bellissimo, sono stato fortunato ad arrivare qui nel corso della mia carriera, il patron Pozzo è un presidente forte che mi ha insegnato molto. Sono contento di essere qui in questo stadio, avrei voluto farlo in circostanze migliori: il calcio è gioia ed il clima non è proprio questo. Speriamo si arrivi alla pace in questo pezzo di terra. La partita è carica di difficoltà perché sono una buona squadra, sanno giocare a calcio: ci sarà sempre da stare in ordine ed in equilibrio, ce lo hanno dimostrato già all'andata. Andremo a scegliere la formazione migliore per questo. C'è qualche situazione legata agli ammoniti ma non farò troppi cambi in questo senso. Se Vicario gioca? Sì, gioca. Percorso verso la partita? Il gruppo sta lavorando con grande impegno sulla retta via del sudore, del sacrificio, dell'attaccamento alla maglia... Ci fanno vedere cose belle. La difficoltà è che qualsiasi crescita non ha mai gradini facili, bisogna sempre riproporre quanto fatto in queste due partite. Nel calcio un episodio poi può buttare all'aria tutto quanto di buono fatto. C'è sempre da imparare qualcosa dalle partite che scorrono.

Altre indicazioni di formazione? Stavolta è difficile dare indicazioni, la partita è delicata. Fagioli? Fagioli merita spazio: sa giocare a calcio e si sta impegnando molto, però la formazione stavolta ve la darò domani. Può giocare con Ricci? Sì, possono giocare assieme. Gli ho dato il ruolo davanti alla difesa perché il centrocampista cura di solito quel pezzettino lì. Se fa corsa difensiva ed ha un po' di impatto e corsa, secondo me, poi si va ad acchiappare più cose da quel ruolo. Poi si deve saper giocare a calcio e saper cambiare la direzione del gioco. Serve facilità nello scrollarsi dalla marcatura, c'è bisogno di farlo diventare un trampolino da quel settore di campo lì, la palla deve rimbalzare da una parte all'altra da quel settore lì. Quanto conosciamo Israele? Li conosciamo tutti uno per uno ed un paio sono forti: gli abbiamo dedicato anche dei video per approfondire la conoscenza dei giocatori. Israele sa giocare a calcio ed a metà campo sa giocare, sanno disimpegnarsi e fare cose eccellenti. Sarà una partita difficile, come all'andata. Che tipo di gara mi aspetto? Spero che la squadra riesca a prendere in mano la partita, non avranno lo stesso atteggiamento dell'andata o della gara con la Francia: in alcuni momenti aspettano con un blocco basso unico, altre volte ti vengono a prendere. Bisognerà interpretare i loro collocamenti. Poi saranno fondamentali le giocate tra i reparti fatte con qualità e precisione, senza troppi riferimenti alla linea difensiva. Dovremo creare un po' di superiorità intorno alla palla, poi andare dieci metri sotto e cinque sopra, senza sostare e dare punti di riferimento".