Dopo parecchie settimane trascorse in silenzio per cercare di attutire la delusione dovuta all'eliminazione della nazionale da Euro 2024 maturata agli ottavi di finale contro la Svizzera, è giunto nuovamente il tempo delle dichiarazioni per Luciano Spalletti. Il CT azzurro, nella sala stampa di Coverciano, si è lasciato andare ad un mea culpa molto sentito, assumendosi tutte le responsabilità del caso per il brutto percorso dell'Italia in Germania. Ecco le parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport, dell'ex tecnico del Napoli, a pochi giorni dall'esordio in Nations League in programma venerdì sera contro la Francia.
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Spalletti: “Ho trascorso un’estate bruttissima dopo l’Europeo, mi sento responsabile”
Spalletti: "Devo essere il primo a cambiare"
—"Ho passato un'estate bruttissima, pensando all'ultima gara dell'Europeo. Mi sento responsabile di quel che è successo. I giocatori sono totalmente sollevati da queste responsabilità, come ho detto loro anche oggi: ho messo troppa pressione addosso, non ho dato il tempo di gustarsi la maglia azzurra addosso. Ora devo essere il primo a cambiare e a credere di avere una forza diversa sui miei giocatori. La cosa che mi ha dato più fastidio? L'essere usciti senza lottare. Alleno da 30 anni e non ho mai visto una mia squadra che non abbia lottato come purtroppo ci è successo in Germania. Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l'avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con la nuova società e aveva bisogno di fare una preparazione specifica per lavorare con loro. C'era bisogno di sviluppare un periodo di allenamento forte, duro, deve adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro. Tonali invece s'è allenato regolarmente, è un giocatore sul quale noi riponiamo molta fiducia e viene dentro. E' uno di quelli che ho sentito più di tutti in questo periodo, il ragazzo ha riflettuto molto e questo è un motivo in più per portarlo con noi. La mia volontà di proseguire passa anche dall'aver capito fin da subito che la gara con la Svizzera non cambiava assolutamente nulla sulla considerazione del presidente e della Federazione. Avessi avvertito sensazioni diverse, mi sarei messo a parlare con loro. Questa fiducia mi ha permesso di mettermi subito al lavoro per andare a trovare delle soluzioni alternative, per rimettermi subito in pari dopo gli sbagli che hanno causato questa brutta sconfitta. Mi mette più in difficoltà chi cerca le scusanti di ciò che è successo, chi ti compatisce con lo sguardo. Gravina s'è mostrato fin dal primo giorno come una persona competente, preparata e sincera ed è sempre stato così, è ancora così. E' una persona perbene, l'ho sentito ogni tre gironi al telefono da quando ho preso questa posizione e quasi sempre lui mi ha chiamato per trasferirmi la sua fiducia. É uno dei principali motivi che mi ha spinto ad accettare questo incarico, nonostante il momento delicato che stava attraversando la Nazionale in quel momento lì. Ringrazierò sempre Gravina e la Figc per avermi permesso di essere in questa posizione. Nelle riflessioni a cui facevo riferimento prima c'è anche la tattica della squadra. Nelle richieste un po' troppo esigenti c'era anche quella di difendere a quattro e costruire a tre, di cambiare vestito durante la partita e probabilmente quello è stato un errore. Ora questo dubbio voglio toglierlo: giocheremo sempre con la difesa a tre: 3-5-2 o 3-4-2-1. In avanti si è un po' più liberi di interpretare le qualità che si hanno, ma il sistema è quello. Ho riflettuto, probabilmente devo fare in maniera diversa e questa è una delle cose che cambierò. Ricci? Ha sempre fatto il mediano davanti alla difesa e il fatto che possa giocare anche a centrocampo è un qualcosa in più. E' un vantaggio. Abbiamo visto cosa è successo durante la partita, l'ha chiamato Buffon e poi io. I dottori erano stati un po' più pessimisti, mentre lui è stato molto più ottimista sulla possibilità di mettere tutto a posto in pochi giorni. E questo già da sabato mattina. Oggi aveva ancora quella idea, si valuterà di giorno in giorno e poi si prenderanno le corrette decisioni".
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