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interviste

Sosa: “Assenza Osimhen? Simeone è carico! Sono curioso per la festa scudetto”

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Il Pampa incorona il Cholito e rivela la sua voglia di vedere le celebrazioni in città nelle prossime settimane

Giovanni Montuori

Roberto Carlos “El Pampa” Sosa è intervenuto a Radio Vikonos ed ha parlato di Simeone e di vari temi legati al Napoli in vista di questo rush finale di stagione in cui gli azzurri si giocano importanti traguardi.

Sosa su Simeone e sul Napoli

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Le parole di Sosa: “Mi dispiace moltissimo per l’infortunio di Osimhen, soprattutto per il momento del ragazzo. Dal punto di vista realizzativo e delle prestazioni era al top, mi metto nei suoi panni e so che stare fuori è brutto, vorresti dare il tuo contributo ma ti senti impotente. Tempi di recupero? Bisogna capire, se si parla di lesione prima di vederlo in campo potrebbero passare tre settimane, Anguissa è andato in panchina dopo 15 giorni ma evidentemente si trattava di una contrattura. Secondo me potrebbe giocare con la gara di ritorno con il Milan il 18 aprile al Maradona, ma dipende sempre dal risultato di San Siro: se il Napoli dovesse vincere, perché rischiarlo? A quel punto meglio preservarlo per l’eventuale semifinale. Oltretutto sono ottimista perché quando Osimhen non ha giocato, gli azzurri hanno sempre vinto Ripeto, mi dispiace per il ragazzo ma c’è il Cholito che è carico, quando ha giocato ha fatto sempre gol, è stato convocato pure in Nazionale, si allenato con Messi ed i Campioni del Mondo dell’Argentina, avrà le motivazioni a mille, per me è una garanzia. Come del resto è una garanzia il percorso del Napoli. Non dimenticato, poi, che rientra anche Raspadori, altro elemento decisivo nel momento in cui Osimhen non ha giocato, sempre pronto. Bravo Spalletti ad aver tenuto tutti sulla stessa linea, sullo stesso piano, durante la settimana.

Napoli-Milan? Se guardo la classifica ci vuole la calcolatrice per capire i punti di distanza sulle seconde, questo è il mese decisivo per lo scudetto, se tutto va bene, stiamo vedendo le strade tutte azzurre ed è bellissimo girare per la città. La gara è però certamente più importante per il Milan, che rischia di essere raggiunto dall’Atalanta e scavalcato dalle altre per la corsa Champions. La sfida è comunque affascinante, lo stadio sarà tutto esaurito, penso che i rossoneri verranno a cercare di vincere ma anche il Napoli vorrà iniziare bene questo mese di aprile. Napoli-Milan più importante per i rossoneri in chiave campionato. Osi potrebbe rientrare il 18 aprile per il ritorno di Champions, sempre se sarà necessario… Tatticamente vedo più Politano a destra, con Simeone e Kvara, il solito dubbio a sinistra, forse più Mario Rui che Olivera, visto che l’uruguaiano è andato in Nazionale. Non sappiamo invece se Pioli giocherà a 3, a 4, se giocherà Calabria, chi giocherà dietro Giroud. Ripeto, la gara è importantissima per entrambe le formazioni, forse più per i rossoneri che sono impegnati nella lotta al quarto posto. Non dimenchiamo poi che c’è anche la storia infinita relativa alla Juventus: i processi slittano, non capisco perché gli altri club non dicano nulla al riguardo, si potrebbe rimettere tutto in discussione. Chi prenderei nella mia squadra se dovessi scegliere tra Kvara e Osimhen? Il nigeriano è un attaccante mostruoso, ma Kvara appartiene alla categoria di quei giocatori che ti esaltano, sul divano guardi la partita e vedi lui dribblare tutti, ti sale l’adrenalina. Se devo sceglierne uno, prendo il georgiano, in ogni caso sono una bellissima coppia, sicuramente la migliore in Italia e tra le più forti d’Europa. Da punta mi sarei divertito con le giocate di Kvara, ma anche con i cross di Mario Rui, Olivera e Di Lorenzo.

All’andata Milan-Napoli fu una partita molto combattuta, c’è da dire che era anche un altro Milan, la gara fu decisa dal Cholito il che è benaugurante per domani sera. Tutte le squadre, comunque, sono state brave fino al 4 gennaio: ricordo che i rossoneri vinsero a Salerno, arrivando a soli cinque punti dal Napoli che perse con l’Inter a San Siro. Poi gli altri sono andati a picco, gli azzurri non hanno mai avuto cessioni e hanno dominato il campionato. Napoli-Milan fu la mia ultima partita con la maglia azzurra, scesi in campo con la fascia di capitano, omaggio di Montervino e Paolo Cannavaro, vincemmo 3-1 escludendo la squadra allora allenata da Ancelotti dalla corsa Champions. Se ci penso, non posso che dire che c’è stata un’escalation incredibile. Il Napoli ha sempre avuto programmazione, gli allenatori giusti, ora c’è un tecnico importante, un direttore sportivo fantastico sempre pronto a cercare tanti talenti. La società ha dato continuità al progetto e solidità economica e ora sono tanto felice dello scudetto. Sono curioso di capire come Napoli festeggerà non tanto il giorno della matematica, quanto piuttosto i giorni successivi alla vittoria del tricolore. Vorrei andare allo stadio a vedere la partita decisiva, ma soprattutto vorrei capire cosa accadrà in tutta la città. Da argentino ho vissuto la vittoria dei Mondiali a Napoli ed è stato emozionante godermi la festa anche con molti miei connazionali, figuriamoci uno scudetto dopo tanti anni. La città tra l’altro se lo sta godendo già da un bel po’, vedo le strade tutte azzurre e immagino fino ad un certo punto l’esplosione di gioia che avverrà a breve…”.