Roberto Carlos Sosa, ex attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Vikonos Web Radio/Tv soffermandosi sulla vittoria mondiale dell'Argentina.
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Sosa: “Argentina e Napoli campioni come nell’86-87, spero la coincidenza si ripeta”
Sosa sulla vittoria mondiale dell'Argentina
“Giuro che non ho più voce! L’Argentina ha fatto 80 minuti straordinari cercando di pressare la Francia, potevamo anche fare il 3-0, poi all’improvviso la gara si è riaperta: non aveva toccato palla, poi Mbappé si è svegliato e stava per rovinarci la festa. Ai tempi supplementari sono sbiancato, non riuscivo a parlare, temevo il peggio: il calcio è questo, alla parata di Emiliano Martinez su Kolo Muani mi sono coperto il viso, come in un film horror, non volevo guardare cosa accadeva. Durante i calci di rigore, invece, ero abbastanza tranquillo, abbiamo un grande portiere, che nello stile un po’ ricorda Sergio Goycochea, Martinez forse è più completo di lui, è stata una gioia indescrivibile. La partita, comunque, è stata stupenda, certamente enfatizzata dal fatto che è stato l’ultimo Mondiale di Messi e Di Maria, certe emozioni solo il calcio te le può regalare".
Sui festeggiamenti a Napoli e un dato curioso
—Come ho festeggiato? Scendendo in giro per Napoli, naturalmente. E non avrei potuto scegliere un posto migliore per farlo! Napoli è stata fantastica, già ieri mattina ero a piazza Dante, ho incontrato migliaia di argentini che già festeggiavano per godersi il momento – e dico ai napoletani di godersi già questo Napoli fantastico – poi dopo la vittoria sono andato ai Quartieri Spagnoli, al murales di Diego. Volevo andare personalmente a ringraziarlo perché è stato lui a spingerci verso la vittoria. Oltretutto c’è un’immagine in cui Leo, durante i rigori, con il volto rivolto verso l’alto dice inequivocabilmente “Dai Diego, pensaci tu”. Leo ama Maradona, come tutti noi. Basta con i paragoni inutili, godiamoci Messi come ci siamo goduti Maradona. Godiamoci lui, l’Argentina ed ora pensiamo al Napoli, e a questo campionato che non vediamo l’ora riprenda. Tra l’altro, nell’86 Diego trascinò l’Argentina alla vittoria in Messico, e nell’87 il Napoli vinse il suo primo scudetto: ora nel 2022 la Seleccion è di nuovo Campione, chissà che il 2023 non faccia ripetere la coincidenza…”.
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